rotate-mobile
Attualità Castelfranco Veneto

Libro su Mussolini appeso all'ingiù, la condanna del Comune

Il commento di Gianfranco Giovine, vicesindaco di Castelfranco Veneto, sulla manovra pubblicitaria di una libreria del centro

CASTELFRANCO VENETO “Mi corre l’obbligo di manifestare con forza il mio grande disappunto per un atteggiamento che, nonostante i 73 anni trascorsi dalla fine delle Seconda guerra mondiale, certe frange di sinistra intendono ancora percorre nella strada dell’odio. Credo che un Commerciante con compiti di divulgatore culturale visti i prodotti che vende, dovrebbe rispettare le idee anche se diverse della Comunità dove svolge il proprio lavoro.

Provo grande ammirazione invece per gli altri operatori che svolgono il proprio lavoro nello stesso ambito senza svolgere smaccatamente attività politica. Spero di sbagliarmi se penso che tale comportamento sia stato influenzato da un fine meramente commerciale. Vista l’occasione offerta mi permetto di porre in evidenza che proprio lo scorso 27 aprile, a soli due giorni dalla cerimonia in ricordo della giornata di Liberazione, venivo informato di un atto vandalico che vedeva coinvolta la lapide posta a ricordo dei tre partigiani Castellani (Baggio Angelo, Baggio Gino e Didonè Fioravanti) barbaramente uccisi dalle SS tedesche in ritirata nel 1945. Fiori che erano stati posti sulla lapide da una solenne cerimonia presenziata dal Sindaco, Associazioni combattentistiche ed Anpi.  

Mi sono subito attivato e, senza nessuna esitazione, ho riposto di nuovo sulla lapide la corona di alloro asportata notte tempo e lasciata in alcuni angoli della città. Ritengo che tale atto rientri nella normale vita di convivenza civile e di rispetto per quanti hanno sacrificato la propria esistenza per i propri ideali”.      

Gianfranco Giovine, vicesindaco di Castelfranco Veneto

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Libro su Mussolini appeso all'ingiù, la condanna del Comune

TrevisoToday è in caricamento