rotate-mobile
Attualità

Castelfranco, riprende vita il centralissimo palazzo "La Corte"

L'edificio di Piazza Giorgione venne decorato nel 1914 dall’illustre ingegnere/architetto e scenografo italiano, Guido Fiorini

Sono terminati in settimana i lavori di restauro e rivitalizzazione estetica della facciata liberty del “Palazzo La Corte” in Piazza Giorgione decorata nel 1914 dall’illustre ingegnere/architetto e scenografo italiano, Guido Fiorini. «Opere di restauro da parte di Privati in una città storica e artistica come Castelfranco Veneto sono un orgoglio per l’intera Comunità - commenta il sindaco, Stefano Marcon - Siamo compiaciuti che sia stata recuperata la facciata liberty di questo palazzo per un intervento di rilevanza culturale ed artistica. Questo restauro dona ancora più decoro a Piazza Giorgione ed a Castelfranco Veneto, una città che merita di risplendere grazie alle sue potenzialità architettoniche ed artistiche.»

Fiorini si è contraddistinto sulla scena italiana ma anche internazionale. Nacque a Bologna il 5 maggio del 1879 e morì a Gignese il 30 settembre del 1960 fu una figura chiave del Liberty bolognese, pittore decoratore, restauratore, affreschista e grafico. In Italia proprio Guido Fiorini contribuì al diffondersi al Movimento Futurista e collaborò anche con Le Corbusier, fece parte del movimento MIAR (movimento Italiano per l’architettura Razionale). La sua carriera non ha soltanto vagliato il mondo dell’architettura e dell’arte, ma anche quello del cinema.

Guido Fiorini è un personaggio di rilievo di cui proprio Castelfranco Veneto custodisce un’opera liberty e che proprio in questi giorni ha ritrovato la sua bellezza e l’importanza culturale. “Il Palazzo La Corte” fu oggetto di diversi interventi dal ‘700, l’ultimo fu proprio nel 1914 con l’intervento sulla facciata principale del palazzo in stile Liberty realizzata da Guido Fiorini. «Un’opera – spiega il progettista e direttore dei lavori, arch. Dennis Cinel - che non è importante solamente per l’autore, il quale è un personaggio di rilievo nell’ambiente culturale dei primi del ‘900, ma che soprattutto è espressione di un periodo artistico in cui la moda ed il gusto della decorazione floreale fu molto influente nell’ambito borghese, contemporaneo all’Art Nouveau in Francia, alla Secessione in Austria, allo Jugendstil in Germania. Tramite questo restauro conservativo abbiamo recuperato quanto più possibile la sua bellezza originale». Un intervento di abbellimento estetico e di recupero che oltre ad essere di esempio per altri palazzi importanti di Castelfranco è stato reso possibile anche grazie agli sgravi fiscali del Bonus Facciate introdotto con la Legge di bilancio del 2020.   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Castelfranco, riprende vita il centralissimo palazzo "La Corte"

TrevisoToday è in caricamento