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Centro Anziani Sartor: al via il progetto di domotica per la qualità della vita degli anziani

L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione Veneto, è stata ideata insieme a tre Università e ben ventidue imprese ed è finalizzata al miglioramento degli ambienti di vita

CASTELFRANCO VENETO Università e imprese a servizio dei bisogni delle persone anziane della comunità: al via all’interno del Centro Residenziale Domenico Sartor di Castelfranco Veneto il progetto innovativo su domotica e automazione per migliorare la qualità della vita dell’anziano. Nei prossimi tre anni il Centro Anziani Domenico Sartor sarà uno dei siti selezionati per i trial sperimentali del progetto “Sistema domotico IoT integrato ad elevata sicurezza informatica per smart building”, cofinanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del bando POR-FESR per la ricerca a sostegno dei Distretti e Reti Innovative Regionali (DGR 1139/2017) per un importo complessivo pari a 2,5 milioni di euro.

Un progetto innovativo finalizzato al miglioramento degli ambienti di vita attraverso l’introduzione di tecnologie abilitanti e l’adozione di modelli di progettazione centrati sulla persona, sostenendo l’integrazione nei prodotti destinati al mondo smart building delle tecnologie domotiche e IoT (Internet of Things). L’obiettivo è volto alla creazione di ambienti intelligenti e sostenibili nei quali la vita acquisti qualità, sicurezza e benessere, ponendo l'ambiente e la persona al centro dei processi di design e di sviluppo tecnologico. “Abbiamo accettato di aderire a questo progetto perché rappresenta per il Centro Residenziale Sartor un’opportunità per portare un elevato livello di innovazione tecnologica all’interno della nostra struttura – dichiara il presidente del Centro D. Sartor, Maurizio Trento – Grazie all’esperienza qualificata dei partner siamo certi che potremmo migliorare i servizi offerti ai nostri ospiti e la loro qualità di vita”.

“Con queste finalità il progetto prevede l’acquisto di materiali e tecnologie per la realizzazione di prototipi che verranno installati e testati nei siti sperimentali. Il progetto è promosso dalla Rete Innovativa Regionale (RIR) “Venetian Smart Lighting” e dalla RIR “ICT for Smart and Sustainable Living” e conta nella sua partnership 22 aziende e tre Università del Veneto – spiega la direttrice del Centro Anziani Sartor, Elisabetta Barbato – All’interno del partenariato anche due realtà di Castelfranco Veneto: la cooperativa sociale L’Incontro e il Consorzio In Concerto, che dal 1991 operano all’interno del Centro Residenziale D. Sartor e che lo hanno candidato come sito di sperimentazione”.

Un progetto di ricerca che si svolgerà in più fasi: la prima di ricerca industriale, che comprende lo studio dell’utente, il design delle interfacce e la definizione delle specifiche tecnologiche è condotta principalmente dagli Atenei. Il Prof. Luciano Gamberini, coordinatore scientifico del progetto, e il suo staff del Centro di Ricerca HIT (Human Inspired Technologies) dell’Università di Padova lavorerà sugli aspetti di accessibilità e usabilità deei sistemi IoT, il Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona guidato dal prof. Franco Fummi e un secondo gruppo di HIT coordinato dal prof. Michele Zorzi sulle soluzioni tecniche dell’IoT e il gruppo di “cyber-security” del DAIS dell’Università di Venezia sulla sicurezza del sistema. Le successive fasi, principalmente di sviluppo sperimentale, mettono in gioco principalmente le aziende e comprendono lo sviluppo di prototipi IoT e i test sul campo degli stessi.

“Questo progetto mette insieme il mondo dell’Università e della ricerca e le imprese del territorio – sottolinea Alberto Sozza presidente della Rete di Imprese Luce in Veneto, capofila del progetto – per promuovere un nuovo sviluppo economico regionale capace di mettere l’innovazione a servizio delle persone più fragili della comunità. Ben 12 dei partner sono infatti aziende del comparto illuminotecnico della RIR Venetian Smart Lighting particolarmente sensibili a queste tematiche di innovazione”. La rete ICT4SSL coordinata da Luca Fabbri di BFT porta invece alcune fra le principali aziende Venete nell’ambito dell’automazione, dell’IoT, della videosorveglianza e una grande rete di piccole aziende chiamata SFIDA con competenze disparate nell’ambito delle ICT (web design, apps, VR, computer vision, data fusion…)

“L’adesione alla Rete Innovativa Regionale rappresenta per noi una scelta strategica. Ogni giorno la cooperazione sociale si pone il tema di come rispondere al meglio ai bisogni della comunità e lavorare in partnership con il mondo della ricerca e con le aziende del territorio è senz’altro la strada migliore per tutti” - afferma il presidente di In Concerto, Enrico Pozzobon - L’Incontro e il Consorzio In Concerto operano dal 1991 all’interno del Centro Residenziale D. Sartor e questa sperimentazione rappresenta anche per noi un’opportunità per migliorare i nostri servizi per gli anziani”.

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