Gli Alpini donano due tensostrutture per il Centro prelievi di Villa Pullin
Ulss2, Comune di Montebelluna e Alpini trovano l'intesa per far ripartire a pieno regime il centro prelievi colpito dall'emergenza Coronavirus. Le tensostrutture saranno installate il 25 aprile
Nella giornata di giovedì 23 aprile il direttore dell'ospedale San Valentino di Montebelluna, dottor Marco Cadamuro Morgante, ha chiesto un appuntamento al sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, per poter permettere al Centro prelievi di Villa Pullin di via Castellana, di proprietà comunale, di tornare a lavorare a pieno regime nei prossimi giorni, dopo che nelle scorse settimane l’attività era stata ridotta per contenere il rischio di contagio da Coronavirus.
Al fine di garantire la sicurezza e il rispetto delle misure vigenti, l’attuale sala d’attesa che può ospitare 50 persone al massimo, a partire dai prossimi giorni potrà contenerne al massimo 25, così da assicurare l’adeguato distanziamento tra utenti. Pertanto, per garantire un ulteriore e adeguato spazio per l’attesa degli utenti, il sindaco, d’accordo con il dirigente tecnico, dottor Pierantonio De Rovere, ha interpellato l’ex capogruppo degli Alpini di Montebelluna, Giovanni Mondin, che ha suggerito al primo cittadino di chiedere la disponibilità i due tensostrutture agli Alpini di Biadene che subito hanno accolto la richiesta. Si è quindi convenuto su una soluzione che prevede di creare un accesso sul lato est attraverso due tensostrutture messe a disposizione dagli stessi Alpini. Le due tensostrutture saranno montate dagli Alpini nella giornata di sabato 25 aprile, mentre l’ex assessore Dino Bottin si è reso disponibile per la certificazione sulla sicurezza delle due strutture.
Il sindaco, Marzio Favero: «Ho interpellato l’ex capogruppo degli Alpini di Montebelluna, Giovanni Mondin, che mi ha messo in contatto con quello degli Alpini di Biadene, Alfredo Celotto che ringrazio, assieme a tutto il gruppo perché, ogni volta che mi permetto di chiedere un aiuto hanno una sola risposta: presenti». Il sindaco passerà a salutare gli Alpini dopo la cerimonia della Festa della Liberazione. «Ogni qual volta c’è necessità, siamo a disponibili. Siamo stati presenti nelle missioni in Kosovo, in Albania, a prestare soccorso durante il terremoto dell’Abruzzo e dopo l’alluvione nelle Dolomiti e di certo non ci potevamo sottrarre ad una richiesta montebellunese per il bene dei nostri concittadini» commenta il capogruppo degli Alpini di Biadene e presidente della Casa degli Alpini, Alfredo Celotto.