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Il giardino del Centro Sartor apre agli incontri tra ospiti e familiari

Dopo molteplici mesi di chiusura forzata ad amici e familiari a causa del Coronaviurs, il Centro ha riaperto al pubblico con un Protocollo di sicurezza molto stringente

Il Centro Servizi alla Persona Domenico Sartor di Castelfranco Veneto, in linea con le ultime disposizioni emanate dalla Regione Veneto lo scorso 22 giugno (che confermano le precedenti linee guida del 26 maggio), ha elaborato un Protocollo per l’organizzazione delle visite dei familiari che prevede diverse modalità di incontro, questo per soddisfare le varie esigenze e garantire, al contempo, la sicurezza di ospiti e visitatori. Tale documento è stato condiviso con il Comitato Familiari del Centro ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, alla presenza del sindaco Stefano Marcon e del Coordinatore dei Medici dell’Ulss 2 Marca Trevigiana. Le visite esterne, che sono cominciate proprio questa settimana, si svolgono presso l’area dedicata “C’era una volta…Nuovo Cinema Paradiso” (l’ex Bocciofila) dove, nel pieno rispetto della normativa vigente, sono state allestite quattro postazioni per gli incontri. Continuano inoltre le visite attraverso le vetrate e le videochiamate.

«La sicurezza viene prima di tutto, ma, allo stesso tempo, dopo tutti questi mesi, ospiti e familiari avevano bisogno di una maggiore vicinanza – spiegano la direttrice del Sartor, Elisabetta Barbato e il presidente Maurizio Trento – così abbiamo elaborato un Protocollo che recepisce le più recenti disposizioni della Regione Veneto, senza per questo far venire meno la sicurezza di chi frequenta la nostra struttura. In questi giorni è davvero una grande emozione vedere nonni e nonne in compagnia dei loro figli e nipoti. Un ringraziamento speciale va rivolto ancora una volta a tutto il personale del Centro, ai nostri ospiti e alle loro famiglie che hanno tenuto duro in questi mesi durissimi. Speriamo di poterci riabbracciare al più presto».

Gli incontri si potranno prenotare inviando un messaggio al nuovo numero whatsapp dedicato 344-2710356. Il Protocollo prevede: la misurazione della temperatura (con termometri che non prevedono il contatto o termoscanner fissi, ove disponibili); la compilazione della checklist di valutazione e del patto di responsabilità reciproca elaborati dalla Regione Veneto all’ingresso del visitatore; la spiegazione di tutte le norme comportamentali e delle precauzioni da osservare durante gli incontri. Una volta conclusa questa prima fase di accoglienza, i familiari vengono accompagnati nella postazione assegnata. Per ciascun ospite è consentita la visita di massimo 2 familiari e la durata dell’incontro prevista è di 20/30 minuti. Al termine della visita, i familiari vengono accompagnati all’uscita e non viene loro consentito di sostare nella zone limitrofe.

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