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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Crespano del Grappa

Domenica al Sacrario di Cima Grappa per ricordare i cento anni della Grande Guerra

Saranno presenti le delegazioni dei Paesi di provenienza dei 23mila militi che riposano nell'Ossario oltre alle principali autorità civili, militari e religiose

CRESPANO DEL GRAPPA Domenica 5 agosto 2018, a partire dalle ore 8.30 (con arrivo tassativo entro le ore 7.45) si svolgerà al Sacrario di Cima Grappa la tradizionale cerimonia che ricorre dal 1901 la prima domenica di agosto, e che quest'anno si tinge di un significato ancor più rilevante, per il centenario della fine della Prima guerra mondiale. Tra il novembre del 1917 el'ottobre del 1918 veniva combattuta aspramente sul Massiccio del Grappa una delle pagine più tragiche ed eroiche della Grande Guerra. Oggi il Monumento Ossario accoglie i resti di 23.000 soldati, non solo Italiani (2.280 salme di Caduti noti e 10.120 ignoti), ma anche Austriaci, Ungheresi, Boemi, Slovacchi, Croati, Bosniaci e di altre nazionalità (292 salme di Caduti noti e 10.000 di ignoti).

La cerimonia commemora l'inaugurazione del Sacello dedicato alla Madonna, il 4 agosto 1901, a conclusione delle celebrazioni per il Giubileo del 1900, ad opera di Papa Pio X, all'epoca Patriarca di Venezia, Giuseppe Melchiorre Sarto. A Cima Grappa, simbolo della lotta eroica e dei valori patri, saranno commemorati anche gli italiani e le italiane che durante la Resistenza persero la vita o furono deportati e che sono ricordati col monumento al Partigiano. "Il Sacrario di Cima Grappa, teatro di alcune tra le pagine più tristi della nostra storia, è oggi il simbolo dell'unità d'Europa e dell'armonia tra i popoli - sottolinea il Sindaco di Crespano del Grappa, Annalisa Rampin- e vuole diventare sempre più l'emblema della memoria delle atrocità della guerra e delle sopraffazioni del passato e simbolo di pace e di speranza per il futuro. Un luogo di fede cristiana e di consapevolezza laica, meta di un flusso crescente di visitatori lungo tutto il corso dell'anno, grazie alla possibilità di visitare anche le soluzioni ingegneristiche frutto dell'ingegno italiano con lo scavo di un sistema di gallerie di difesa uniche in Europa.

Interverranno:

ERIKA STEFANI, Ministro per gli affari regionali e le autonomie della Repubblica Italiana; LUCA ZAIA, Presidente della Regione Veneto; Card. BENIAMINO STELLA, Prefetto per la Congregazione per il Clero; MASSIMO BITONCI, Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze; Gen. Corpo d'armata AMEDEO SPEROTTO, Comandante Comando Forze Operative Nord di Padova; MARIA ROSARIA LAGANA', Prefetto di Treviso. Saranno presenti le delegazioni dei Paesi di provenienza dei 23.000 militi che riposano nell'Ossario: Delegazione della Repubblica d’Austria (accompagnata da una Banda musicale di Niedernsill); Delegazione della Repubblica Ceca; Delegazione della Reppublica Slovacca; Delegazione della Repubblica di Slovenia; Delegazione della Repubblica Popolare d'Ungheria.

Qualche curiosità:

 

Un sistema di fortificazione in galleria unico in Europa: Sul fianco destro della Caserma Milano si trova l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele III, in origine la Caserma e la galleria erano comunicanti per mezzo di un cunicolo interno che permetteva il passaggio in tutta sicurezza delle truppe e del personale. La costruzione della galleria, con il suo sviluppo di 5 chilometri interamente in galleria ( alta mt. 3 e larga da 1.80 a 2.50), capace di ospitare 15.000 uomini oltre a 72 cannoni e circa 70 mitragliatrici in grado di far fuoco su entrambi i versanti della Cima, rappresentava un fattore determinante nel tentativo di arrestare l’avanzata austroungarica. E’ strutturata su di un corridoio principale, lungo circa 1,5 chilometri, da cui si dipartono numerosi corridoi laterali destinati ad ospitare bocche di artiglieria, osservatori e postazioni per mitragliatrici. Per facilitare eventuali azioni offensive vennero ricavati diversi corridoi di sbocco, attraverso i quali le truppe potevano raggiungere l’esterno con notevole effetto sorpresa, e in tutta sicurezza.

Peter Pan: Tra i 23.000 militi sepolti nell'Ossario di Cima Grappa riposa anche Peter Pan, dove bambini sono soliti lasciare un sassolino o un fiore: una eccezione rispetto alle regole del Sacrario.

La devozione alla Madonna e i pellegrinaggi a Cima Grappa: Già nel 1899 il Cardinale Sarto - Patriarca di Venezia - aveva proposto di innalzare a Cima Grappa un sacello sormontato da una statua della Vergine. La statua non poteva essere realizzata sul posto per assenza della materia prima e il trasporto di un grande manufatto era di fatto impossibile per l'assenza di una strada per raggiungere la vetta. A Lione, in Francia, venne realizzata una statua bronzea che, costituita di tre parti, poteva essere trasportata a dorso di mulo. Il 4 agosto 1901, il Cardinale Sarto, futuro Pio X, alla presenza di oltre seimila persone, consacrò il Sacello e l'immagine della Madonna. Da allora, la prima domenica di agosto, ogni anno i pellegrini raggiungono Cima Grappa per l'anniversario dell'evento.

Dal 1901 un appuntamento interrotto solo dalle due guerre: Lo scoppio del primo conflitto mondiale interruppe il tradizionale appuntamento devozionale che riprese già nel 1919. Malgrado l'interruzione della cerimonia anche in occasione della Seconda guerra mondiale, la tradizione venne mantenuta nella clandestinità da parte dei partigiani, soprattutto cattolici, che la proseguirono al rischio della stessa vita. Dalla Liberazione, il pellegrinaggio alla Madonna del Grappa non ha più subito interruzioni, crescendo di anno in anno in numero di partecipanti e di rappresentanti istituzionali.

Un sistema di sentieri e di persorsi escursionistici: L'attrattività di Cima Grappa sul fronte escursionistico inizia già sul finire dell'Ottocento e negli ultimi decenni ha avuto un significativo incremento dei flussi turistici con lo sviluppo di percorsi - a piedi o in mountain bike - che attraversano i boschi e i prati. Uno dei sentieri più battuti è quello che collega due luoghi di devozione: il Santuario della Madonna del Covolo con Cima Grappa.

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