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Spalla e tendini irreparabili, la chirurgia "inversa" di Monastier è un eccellenza

Il Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII accoglierà gli specialisti in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Palermo nell’ambito di un programma di ricerca

Il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier punto di riferimento anche accademico per la chirurgia della spalla. È stato infatti siglato, lo scorso dicembre, un accordo con l’Università degli Studi di Palermo che prevede, per un periodo di tre anni, che il Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier accolga specialisti in Ortopedia e Traumatologia nell’ambito di un programma di ricerca.

Uno dei temi su cui oggi gli studiosi sono impegnati è “circa i risultati della  tecnica di trasposizione endoscopica del gran dorsale, funzionale a restituire, in parte e in pazienti selezionati, la funzione della spalla persa a causa di una rottura irreparabile dei tendini del complesso chiamato nel suo insieme cuffia dei rotatori”, ci spiega il Professor Enrico Gervasi, specialista di fama internazionale, che nel 2003 per primo al mondo ha sperimentato tale tecnica, oggi praticata da una élite di chirurghi sempre meno ristretta. “Non sempre”, continua Gervasi “è possibile con questa complessa chirurgia risolvere i problemi della spalla i cui tendini siano irreparabili. La protesi “inversa” è tra le opzioni alternative al transfer. Molti fattori concorrono al successo della chirurgia: primo fra tutti la motivazione del paziente e la riabilitazione: l’unità muscolo-tendinea del tendine trasposto dev’essere istruita e poi allenata a svolgere la nuova funzione”.

Attualmente il dottor Giulio Vigni sta svolgendo il Dottorato di Ricerca con l’equipe del prof. Gervasi, ma non si esclude, fanno sapere dal quartier generale di Monastier, che a breve venga siglato un ulteriore accordo anche con l'Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Di questa il dottor Federico Fazzari, neo-specialista, ha raggiunto e rafforzato l’equipe di Chirurgia della Spalla; era già venuto da Varese a Monastier per complessivi 9 mesi, studiando i risultati a distanza di almeno 5 anni dall’intervento delle procedure di stabilizzazione della spalla in giovani sportivi. Non solo Gervasi, anche il dottor Andrea Tomasi, chirurgo di lunga esperienza e di particolari capacità e Giacomo Sabbioni sono impegnati a trasmettere ai giovani colleghi le basi tecniche affinché possano presto essere indipendenti nella chirurgia.     

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