Casier, inaugurata la nuova ciclabile lungo la Jesolana
Taglio del nastro lo scorso 12 marzo per il nuovo percorso ciclopedonale lungo la provinciale. Il sindaco Renzo Carraretto: «Incentiverà i cittadini ad una maggiore mobilità sostenibile»
Domenica 12 marzo è stato inaugurato a Casier il nuovo percorso ciclopedonale lungo la strada provinciale "Jesolana", nel tratto che va dall'incrocio tra Via Principale-Via Marche fino all'incrocio tra Via Principale-Via Giovanni Falcone, per uno sviluppo complessivo di 500 metri e un investimento di 420mila euro.
Realizzata in meno di un anno, quest’opera era una priorità dell'amministrazione comunale, che dimostra di essere sempre attenta al benessere e alla sicurezza della comunità. Il completamento dei lavori consentirà una più completa connessione tra i principali centri abitati, anche nell’ottica di una maggiore mobilità sostenibile, oltre ad aver messo in sicurezza un tratto stradale pericoloso e ad alto scorrimento. L'intervento portato a compimento è il risultato di un progetto sia di potenziamento dei collegamenti con le altre piste ciclopedonali, una di queste è la Greenway del Sile, sia di manutenzione dell’intera rete ciclabile comunale: sulla vecchia ciclabile, per esempio, sono stati aggiunti alcuni faretti luminosi per rendere la circolazione ancora più agevole durante le ore di buio.
I commenti
Entusiasta il sindaco Renzo Carraretto: «Un intervento importante che permette ora di percorrere in sicurezza praticamente tutta la Jesolana nel territorio di Casier, fino ai confini con la città di Treviso. Il progetto è più ampio ed è frutto di una forte intesa intercomunale; con la realizzazione della passerella sul Dosson si potrà arrivare in sicurezza fino a Santantonino e anche oltre, fino al centro del capoluogo trevigiano. La necessità di quest’opera era molto sentita, da subito abbiamo trovato la giusta collaborazione anche con i cittadini che hanno ceduto le aree dove ora passa la ciclabile, e che ringrazio a nome della comunità» conclude.
Soddisfatto l'assessore alla viabilità, Andrea Marton: «Abbiamo sempre creduto nella mobilità lenta come una possibilità alternativa all’uso della macchina; questo intervento non guarda solo alla sicurezza ma ha una valenza ambientale importante per la nostra comunità».