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Tokyo, Italia medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre: «Chiamiamoli Frecciazzurra»

Nuovo record del Mondo per il team composto da Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna. Il trionfo su biciclette marchiate Pinarello: il commento di Zaia

«Da oggi chiamiamoli Frecciazzurra, perché sono un treno di potenza, tecnica, coordinazione e amalgama di squadra». Francesco Lamon, il campione di Mirano, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna sono campioni olimpici di inseguimento a squadre con il nuovo record del mondo. «Bravi, bravissimi, inarrivabili anche per i favoriti danesi e, ciliegina sulla torta, su avveniristiche biciclette marchiate Pinarello, il brand della bicicletta che ha fatto la storia della Treviso che vince». A dirlo è il presidente della Regione, Luca Zaia, commentando l’oro conquistato mercoledì 4 agosto dal quartetto italiano nell’inseguimento su pista.

«Il Veneto - aggiunge Zaia - manda un abbraccio particolare al miranese Francesco Lamon che, a 27 anni, raggiunge l’apice di una progressione di risultati incredibile ed entra di forza nella storia del ciclismo della regione più ciclistica d’Italia. Un abbraccio che accomuna anche gli altri tre campioni di uno sport spettacolare e difficile. In quei quattro minuti - conclude il Governatore - si sono concentrati anni di lavoro e di preparazione ed è bello pensare che a spingerli sia stato anche il ricordo delle imprese dei venetissimi Beghetto, Bianchetto e Gaiardoni alle Olimpiadi di Roma ’60. Abbiamo vissuto emozioni uniche in meno di 300 secondi. Anche per questo: grazie ragazzi!»

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