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Cittadella universitaria della musica di Castelfranco: nuova sede per il Conservatorio

Il Comune gestirà la parte tecnica per l’affidamento dei lavori per la realizzazione della nuova sede dello Steffani

Sarà il Comune di Castelfranco Veneto ad occuparsi dell’assistenza tecnica e delle funzioni di stazione appaltante per poter espletare le procedure relative all'affidamento e all'esecuzione di lavori pubblici connessi con la realizzazione della nuova sede del Conservatorio Steffani, quella che diventerà la Cittadella universitaria della musica. Un incarico che il Comune ha accettato dopo la richiesta da parte del Conservatorio stesso che la scorsa estate ha proposto al Comune di stipulare una convenzione per l’espletamento delle attività tecnico-amministrative in quanto il progetto è condiviso tra i due Enti perchè la sede deputata è comunale ma il finanziamento è stato assegnato al Conservatorio.

La convenzione è stata approvata in questi giorni dalla Giunta comunale che ha dato quindi linea disponibilità ad accompagnare e verificare la realizzazione dell’opera pubblica in ogni sua fase. Opera che, si ricorda, prevede la ristrutturazione del compendio immobiliare di via San Giacomo e via Riccati che comprende San Giacomo, Chiostro dei Serviti, Palazzo del Riccati, Casa Pavan e Palazzo Preti - che il Comune ha dato in comodato d’uso gratuito per 50 anni - così da riunire in un unico luogo i vari spazi del Conservatorio che oggi, invece, è costretto a svolgere la propria attività, oltre che nella sede principale in via San Giacomo di proprietà del Comune, anche presso altri immobili di proprietà privata (come Villa Barbarella all'interno delle Mura).

Numerosi i vantaggi e le economie connesse con l’accentramento delle funzioni del Conservatorio in un’unica sede pubblica: dal risparmio dell'affitto sull’ordine di milioni di euro, alla migliore gestione logistica sia per il personale del Conservatorio sia per gli studenti. Spiega l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Filippetto: “Ricordo che per concretizzare l’idea di avviare un percorso di riqualificazione, il Comune aveva finanziato con 300mila euro specifico progetto definitivo - affidato allo studio Sinergo di Maerne di Martellago - utile per partecipare al bando per l’ottenimento di fondi per l’edilizia AFAM presso il MIUR e del quale il Conservatorio è risultato assegnatario di un finanziamento per un importo massimo di investimento di 10milioni di euro. Ora si passa alla fase più delicata con l’avvio delle procedure di gara e l’affidamento necessario per iniziare le operazioni di riqualificazione quali la nomina del RUP, la validazione degli atti progettuali secondo le norme vigenti, l’ottenimento di eventuali ulteriori autorizzazioni che si rendessero necessarie durante l’esecuzione delle opere, l’individuazione e lo svolgimento delle procedure di gara, dalla predisposizione dei bandi e/o avvisi, la nomina del gruppo di direzione dei lavori, l’emissione del Certificato di Collaudo delle opere”.

“Dopo cinquant'anni il Conservatorio di musica di Castelfranco Veneto avrà una sede propria -aggiungono Nicola Claudio e Stefano Canazza, Presidente e Direttore del Conservatorio -. Un risultato decisivo per stabilizzare l'istituzione senza dubbio, ma insieme l'occasione unica di un finanziamento che consente la valorizzazione di un bene comunale e riqualifica una parte del centro storico”. Conclude il sindaco, Stefano Marcon: “E’ un ulteriore passo per quella che sarà una delle più importanti operazioni di edilizia culturale realizzata in Città negli ultimi tempi. La sinergia tra Comune e Conservatorio – non solo sul piano culturale – ma anche pianificatorio e progettuale, ha permesso di ottenere la cifra record di 10milioni di euro di contributo ministeriale che utilizzeremo per realizzare quel progetto di restauro che cambierà e migliorare il volto e la fruizione del Conservatorio rendendolo un campus musicale all’altezza di quelli internazionali”.

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