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Estetiste e acconciatori, protocollo aziendale per poter riaprire in sicurezza

La Cna di Treviso a avviato un tavolo tecnico con esperti e rappresentanti dei lavoratori per assicurare la rapida ripartenza di negozi estetici e saloni di acconciatura

Protocollo aziendale anti-contagio per i centri estetici e i saloni di acconciatura per poter riaprire in sicurezza dopo il 4 maggio. Lo sta predisponendo una task force promossa dalla Cna territoriale di Treviso, che ha riunito attorno ad un tavolo i rappresentanti territoriali dei lavoratori, i responsabili Sicurezza e Privacy dell’Associazione, un medico del lavoro, già direttore Spisal Ulss 7 e membro del gruppo di lavoro regionale per il contenimento dell’Hiv (anni ’80), il dott. Giovanni Moro.

«Sta per finire la “fase uno” avviata per fermare l’espandersi del contagio e dar modo agli ospedali di riorganizzarsi e non collassare – afferma Giuliano Rosolen, direttore di Cna di Treviso - Dal 4 maggio, se l’indice replicativo del virus lo consente, si dovrà poter ripartire anche con quelle attività che sono finora rimaste chiuse che riescano ad adottare le necessarie procedure per la sicurezza. Occorre che in tempi rapidi ognuno faccia la sua parte per consentire la migliore ripresa in sicurezza della vita sociale ed economica del nostro territorio». Uno dei contributi che la Cna di Treviso sta dando per mettere le imprese dell’estetica e dell’acconciatura nelle condizioni di ripartire subito è appunto l’elaborazione di un protocollo aziendale anti-contagio, in fase di stesura, con indicazioni precise, validate secondo le conoscenze scientifiche in campo e a norma di legge, per poter lavorare in piena sicurezza, sia da parte del cliente che dell’artigiano. Le domande a cui risponderà il protocollo aziendale anti-contagio sono molteplici e sono quelle che si stanno ponendo estetisti e acconciatori: come riorganizzare gli spazi nel negozio per garantire il distanziamento richiesto dalle norme? Quanti clienti far affluire, e in che modalità, nel corso di una giornata lavorativa? Che tipo di sanificazione assicurare ai locali e agli strumenti? Di quali tipologie di dispositivi individuali di sicurezza è bene dotarsi e che ciclo di uso hanno? Come gestire la rilevazione della temperatura delle persone? Come cambia l’informativa aziendale sulla privacy con la rilevazione della temperatura corporea? Sono tante le domande che troveranno risposta, con precise indicazioni pratiche, nelle linee guida che verranno codificate nei prossimi giorni a beneficio degli artigiani associati.

«Abbiamo necessità di aprire quanto prima ma cerchiamo la garanzia di una sicurezza - affermano Raffaella Pozzebon, portavoce di Cna Estetiste, e Rita Segat, portavoce di Cna Acconciatori - avere un protocollo validato ci farà certamente lavorare con più tranquillità. Abbiamo posto agli esperti tutte le problematiche a cui andremo incontro alla riapertura e le linee guida in corso di elaborazione saranno un punto di riferimento importante per tutto il settore».

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