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Domenica, 1 Ottobre 2023
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Vaccini, Cna Treviso: «Ritardi incomprensibili in Veneto, così non va»

Artigiani trevigiani preoccupati per i riflessi che i ritardi della campagna vaccinale stanno avendo sull’economia e sulla cittadinanza. Il direttore Panazzolo: «Vax point nelle nostre sale»

«Il Veneto è la quint’ultima regione italiana, davanti solo a Lombardia, Liguria, Calabria e Sardegna, per vaccini effettivamente inoculati rispetto alle dosi consegnate. È evidente che c’è qualcosa che non va: si sta facendo l’errore di considerare questa campagna vaccinale come un’attività ordinaria, invece che del tutto straordinaria e, soprattutto, permanente».

Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore di Cna territoriale di Treviso, preoccupato per i riflessi sull’economia e sul lavoro di questi incomprensibili ritardi in tema di vaccinazioni, che collocano il nostro Paese in calce alla classifica dei grandi Paesi europei. Il miglior Decreto Sostegni che possiamo fare per l’economia è, infatti, accelerare la campagna vaccinale, soprattutto per un Paese come il nostro, legato all’export e al turismo. «Il problema nel prossimo futuro non sarà più ottenere i vaccini, perché le case farmaceutiche hanno riorganizzato la loro capacità produttiva per rispondere alla domanda globale - continua Panazzolo - Il problema è e sarà logistico, di smaltimento in tempi rapidi delle dosi per far arrivare a tutti i cittadini il vaccino. Serve dunque mettere in campo misure straordinarie, come han fatto altri Paesi: coinvolgere l’esercito e i medici in pensione, oltre ai medici di base e ai farmacisti, e soprattutto creare una rete capillare di strutture sul territorio, attivando sinergie a 360 gradi con gli attori sociali, economici, istituzionali».

Vax point nelle sale corsi Cna

Cna desidera dare il proprio contributo alla Sanità pubblica sul fronte informativo, aiutando le autorità a informare in modo corretto i cittadini sulle procedure da seguire per le vaccinazioni (c’è ancora molta confusione e disorientamento) e mettendo a disposizione le proprie sale corsi per creare vax-point sul territorio. «La maggior parte della nostra formazione è stata spostata in FAD in questo periodo – spiega Panazzolo – pertanto le nostre sale corsi possono essere messe a disposizione dei medici di base che abbiano bisogno di maggiori spazio per la gestione delle vaccinazioni».

Certificato vaccinale europeo

L’altro tema “caldo” è la gestione dei dati a livello nazionale e soprattutto europeo. «Bisogna andare verso una certificazione vaccinale e una banca dati unica europea - spiega il direttore di Cna Treviso - per gestire in modo efficace ed efficiente gli spostamenti delle persone tra un Paese e l’altro non appena le frontiere saranno di nuovo aperte».

Tracciamento per isolare focolai

Infine, c’è la questione della gestione dei focolai attraverso procedure di tracciamento e isolamento dei contagiati. Su questo fronte, secondo la Cna, si è un po’ “mollato” nell’ultimo periodo ma oggi sappiamo che deve andare insieme alla strategia vaccinale. «Quando finiranno le misure restrittive e le persone riprenderanno a muoversi anche grazie alla copertura vaccinale, dovremo aspettarci lo scoppiare di focolai endemici che andranno “spenti” velocemente attraverso misure efficaci di tracciamento e isolamento dei contagiati» conclude Panazzolo.

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