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Concorso per docenti, Codacons prepara il ricorso al Tar: "Quiz assurdi e domande sbagliate"

Una media di nove candidati su dieci non sono riusciti a superare le prove per entrare di ruolo nella scuola secondaria di primo e secondo grado. L'associazione veneta invita chi non ce l'ha fatta ad aderire alla "class action"

Una marea di bocciati e domande non solo difficili ma al limite dell’assurdo. È questa la denuncia del Codacons relativa al concorso ordinario della scuola secondaria che si è svolto nei giorni scorsi. L'associazione sta preparando anche in Veneto le carte per un ricorso collettivo al Tar del Lazio assieme all’Associazione per i diritti civili nella scuola.

“Come noto la prova si è rivelata un flop totale e ha fatto registrare in regione un numero incredibile di bocciature, a causa di quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità di vario tipo denunciate dai candidati – spiega il Codacons – Una situazione di caos che deve ora portare tutti coloro che hanno sostenuto la prova scritta senza superare l’esame ad essere ammessi all’orale”. In tal senso Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola stanno raccogliendo da oggi le adesioni ad un ricorso collettivo al Tar del Lazio finalizzato a tutelare i diritti di quanti hanno sostenuto l’esame risultando bocciati a causa degli errori contenuti nelle domande a risposta multipla o per i quesiti assurdi non in linea con le finalità del concorso.

La prova consisteva nella somministrazione di 50 quesiti a risposta multipla (non previamente pubblicati), ognuno dei quali poneva una domanda seguita da quattro risposte, di cui solo una esatta. La prova ha avuto una durata massima di 100 minuti ed è stata considerata superata con il punteggio minimo di 70 punti. “Orbene, già si contano a migliaia i docenti che ad oggi non ce l’hanno fatta e per alcune classi di concorso (come la A22, storia, geografia e italiano) si è registrato addirittura oltre il 90% di respinti con meno del 10%, in molti casi, di ammessi all’orale. In sostanza, è emerso che una media di nove candidati su dieci non sono riusciti a superare le prove”, spiega il Codacons con una nota, aggiungendo: “I motivi di un tale disastroso risultato sarebbero da rintracciare in primis nella tipologia dei quesiti proposti e nelle modalità con cui sono stati formulati: si è trattato infatti di quesiti “trabocchetto”, “ostici”, “ingannevoli”, in molti casi addirittura errati e comunque per nulla idonei a testare le effettive capacità dei candidati, né attinenti al lavoro che gli stessi saranno chiamati a svolgere come insegnanti”.

L’associazione rende noto che si stanno moltiplicando da più parti le segnalazioni circa le ripetute violazioni della regola dell’anonimato, l’uso degli smartphone nel corso delle prove, le gravi disparità di trattamento tra candidati, e altre gravi situazioni. “Ognuna delle quali, di per sé considerata, potrebbe inficiare l’intera prova, numerose sono già le segnalazioni di irregolarità ed errori nei quiz che riguardano, ad esempio, i candidati della classe di concorso A060.”, conclude l’associazione che sta appunto preparando un ricorso collettivo al Tar del Lazio, gratuito per gli iscritti al Codacons. Un ricorso che sarà diretto a contestare in primis la tipologia stessa di prova scritta proposta e finalizzato nello specifico alla ammissione all’orale dei candidati che non hanno superato la prova per aver riportato un punteggio inferiore a 70 o, comunque, in via subordinata, all’annullamento e ripetizione della prova stessa.

Tutti i candidati del Veneto possono fornire la pre-adesione al ricorso collettivo attraverso l’apposita pagina pubblicata a questo link.

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