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Colline del prosecco patrimonio Unesco: ecco cosa cambia per residenti ed imprenditori

L'avvocato Bruno Barel, con il collega Vincenzo Pellegrini, ha lavorato alla stesura del dossier di candidatura con le osservazioni di Coldiretti e Confagricoltura

LA PRECISAZIONE DELLA REGIONE È con vivo rammarico che l’Ufficio stampa della Giunta regionale del Veneto sottolinea come non corrisponda affatto al vero quanto dichiarato dall'avvocato Bruno Barel a un giornale trevigiano. Non risultano, infatti, "linee di indirizzo" e neppure un disciplinare tecnico che nei prossimi mesi sarà recepito dai comuni in materia di pianificazione territoriale delle zone interessate dalla recente decisione Unesco di iscrizione delle Colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene alla lista dei patrimoni dell’umanità. Esiste un dossier, serio e puntuale, al quale tutti gli stati rappresentati a Baku hanno dato il pieno appoggio. Ma ora questo dossier sarà oggetto di attenta valutazione da parte degli uffici regionali che dovranno, anche nel rispetto delle raccomandazioni dettate dall'ICOMOS e della pianificazione territoriale, predisporre un Piano Generale di gestione da sottoporre all'approvazione della Giunta Regionale. Piano generale per preservare, conservare e governare un ambito che, comunque, è in continua evoluzione. Preservare gli impianti attivi e generarne di nuovi anche attraverso buone pratiche, tutelare il patrimonio architettonico, l'aspetto paesaggistico e la lavorazione agricola nel  rispetto del concetto fondamentale che la tutela massima è il contesto. Nessuna "linea soft", quindi, ma un attento coordinamento e controllo sotto la regia della Regione del Veneto e a stretto contatto con i Comuni ed il Consorzio di tutela Docg.

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