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Targhe ai Comuni Unesco: «Fare rete per implementare il turismo»

Venerdì 28 ottobre la consegna delle targhe ai sindaci dei 29 comuni delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Zaia: «Il percorso di 50 chilometri da Valdobbiadene a Vittorio Veneto è il nostro Cammino di Santiago»

I 29 Comuni che fanno parte dell’area delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco, suddivisi in “Core Zone”, “Buffer Zone” e “Commitment Zone”, da venerdì 28 ottobre hanno un segno distintivo, una sorta di “certificato di laurea” esponibile e visibile a tutti, che li distinguerà come territori Unesco.

Si tratta della targa dell'Associazione Colline del Prosecco denominata “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene-Unesco”, che i sindaci hanno ricevuto dalle mani del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, affiancato dalla presidente dell’Associazione Marina Montedoro, nel corso di una cerimonia tenutasi nell’aula magna dell’Istituto Cerletti di Conegliano. I Comuni protagonisti sono Valdobbiadene, Vidor, Tarzo, Miane, Refrontolo, Follina, Cison, Revine, Vittorio Veneto, Farra di Soligo, San Pietro di Feletto, Pieve di Soligo (Core Zone); Conegliano, San Vendemiano, Susegana (Buffer Zone); Cappella Maggiore, Cordignano, Mareno, Fregona, Colle Umberto, Santa Lucia di Piave, Godega, San Fior, Segusino, Sarmede, Codognè, Moriago, Sernaglia e Vazzola (Commitment Zone).

Il commento

«Con la filosofia e le caratteristiche che abbiamo dato a questo sito - ha detto Zaia - dobbiamo avere coscienza che siamo un vero e proprio modello internazionale, da far valere in ogni sede, anche in quella europea dove si decidono progetti comunitari e fondi europei». Zaia ha anche fatto riferimento alla necessità di organizzare di più e meglio la comunicazione, che deve essere «binaria, verso l’esterno ma anche all’interno dei territori perché chi ci vive sia ben cosciente del patrimonio Unesco, lo conosca e ne apprezzi caratteristiche e potenzialità. Penso ad esempio - ha detto - a parlarne diffusamente ai giovani nelle scuole, così come agli adulti. Non deve esserci dicotomia tra il sito Unesco e il territorio, altrimenti si rischia di diventare una sorta di club elitario. Dobbiamo anche pensare all’organizzazione di almeno due grandi eventi annuali, uno rivolto a tutta la gente comune, com’è ad esempio l’October Fest, e uno culturale di alto livello, come può essere ad esempio Una Montagna di Libri di Cortina riprodotto in chiave delle Colline del Prosecco o una sorta di ‘Cernobbio’ incentrata su tutti i temi, economici, ambientali, territoriali dell’area». Anche per sostenere iniziative come queste, Zaia ha annunciato di aver proposto al direttivo dell'associazione una modifica dello statuto che permetta il coinvolgimento di grandi investitori. «Con uno - ha anticipato - siamo già in fase molto avanzata». Infine, il Governatore ha posto l’accento sulla necessità che il “cammino” di 50 chilometri da Valdobbiadene a Vittorio Veneto venga curato nei minimi particolari in termini di pulizia e manutenzione, cartellonistica informativa, attrattività e fruibilità al massimo. «Può essere - ha concluso - il nostro cammino di Santiago».

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