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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Agenzia delle Entrate di Conegliano, la Cisl: «I servizi pubblici vanno garantiti dappertutto»

Il segretario generale del sindacato, Massimiliano Paglini, in merito allo spostamento degli uffici dell’Agenzia delle Entrate da Conegliano a Vittorio Veneto

«La chiusura annunciata dell’Agenzia delle Entrate di Conegliano è solo l’ultimo atto di disimpegno dei servizi pubblici sul territorio. Servono sinergie e coordinamento tra le amministrazioni locali e i ministeri competenti per evitare che lentamente s’impoverisca il territorio trevigiano di servizi che sono indispensabili soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, gli anziani, le famiglie, i disabili e per tutti coloro che non possono spostarsi di dieci o quindici chilometri per poter fruire di un servizio». Lo sottolinea il segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini, in merito allo spostamento degli uffici dell’Agenzia delle Entrate da Conegliano a Vittorio Veneto.

«Non condividiamo la logica del campanile - prosegue Paglini - ma piuttosto chiediamo programmazione condivisa che miri a servire un numero adeguato di cittadini e di imprese. Entrambi i due distretti produttivi, tra le realtà più dinamiche del territorio e del Paese, devono essere messi in condizione di poter avere servizi pubblici di prossimità».

«Allo stesso tempo - sottolinea ancora il segretario generale della Cisl territoriale -, tutti gli enti pubblici sono vincolati ad una responsabilità sociale che consenta all’utenza di poter utilizzare i loro servizi». Nel caso della vicenda dell’Agenzia delle Entrate di Conegliano, la Cisl territoriale ritiene che non possa passare la logica dell’alternativa tra il comprensorio di Conegliano contro quello di Vittorio Veneto: l’ufficio è un servizio strategico per i cittadini e i lavoratori di entrambe le realtà. “Sentite le amministrazioni comunali e tutti i livelli di competenza, lo sportello di Conegliano non va chiuso né trasferito, mentre quello di Vittorio va riaperto: l’interesse sociale e la tutela del sistema produttivo e soprattutto della parte più debole della popolazione devono essere priorità per tutti, a partire da chi i servizi li deve garantire secondo le proprie competenze e i poteri delegati”, conclude Paglini.

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