Confartigianato Castelfranco chiude il 2018 con 64 nuovi associati
Dati incoraggianti per l'associazione castellana che nelle scorse ore ha presentato il bilancio di un anno memorabile che ha segnato i suoi primi 60 anni di attività nel territorio
Confartigianato Castelfranco chiude il 2018, a sessant'anni dalla sua nascita, con un buon risultato indice di crescita del territorio, evidenziando 64 nuove imprese associate con una media di 8 dipendenti per azienda.
La Confartigianato di Castelfranco Veneto ha festeggiato nel 2018 i suoi primi 60 anni come interlocutore presente e pro-attivo verso le problematiche di un territorio, quello della castellana. Un riferimento per le tante imprese artigiane che caratterizzano il Nord-Est che ha saputo leggere la crisi e superarla creando ancora una volta una prospettiva di rilancio per le generazioni future. «Concludiamo un anno importante dove alcuni segnali di crescita ci fanno guardare al futuro con ottimismo - ad aprire gli interventi il presidente della Confartigianato Castelfranco Oscar Bernardi - nuovi iscritti per noi significano molto non solo per l'operosità della nostra associazione di categoria ma e soprattutto perché lo ritengo una chiara espressione di un territorio, quello della castellana, che non si è fermato nemmeno stavolta ma continua a lavorare, creare, produrre. Gli artigiani, noi li abbiamo chiamati 'eroi in prima linea” in occasione di questo sessantesimo anniversario, continuano a dimostrare che chi non molla, arriva agli obiettivi. Ed è questo messaggio che vogliamo mandare oggi, non mollare mai e stare sempre in prima linea». I 64 nuovi iscritti alla Confartigianato di Castelfranco si aggiungono ai 26.500 cedolini paga elaborati in un anno, ai servizi di amministrazione personale e fiscale rivolti a oltre 800 aziende e alle numerose ore di formazione rivolte agli associati e loro dipendenti.
Una serie di eventi e iniziative hanno caratterizzato il 2018 come per esempio "OCJO la sicurezza è di scena" che ha contato una media partecipativa di 400 ospiti, più di 40 corsi e workshop per 1700 dipendenti e/o datori di lavoro, gli incontri di formazione rivolti ai dirigenti ed infine i momenti celebrativi del 60° anniversario dalla costituzione dell'ente che si è chiuso in Villa Emo lo scorso 7 ottobre con il concerto dei Los Massadores. «Abbiamo riscontrato una difficoltà, ovvero il personale. Può sembrare strano ma molte delle nostre aziende associate non riescono a trovare persone da impiegare nelle proprie attività – prosegue Bernardi – Questo è un tema sul quale lavoreremo nel 2019. Ci stiamo interrogando su quale immagine abbiano i ragazzi del mondo dell'artigianato e del perché pochissimi siano interessati. Pertanto faremo un sondaggio e cercheremo di capire quale sia l'immagine dell'artigiano e creeremo momenti, si pensa anche a dei veri e propri 'open day' di cantieri e aziende, per sensibilizzare i ragazzi, le scuole e forse migliorare la percezione del comparto che rappresentiamo. Non è più come un tempo!» «Cerchiamo giovani da formare ma anche operai esperti: – interviene Roni Favarovicepresidente – molte imprese e aziende fortunatamente stanno crescendo e vi è questa necessità. Vogliamo allargare questa nostra esperienza perché va ricordato che il Veneto e la Castellana nello specifico, sono caratterizzati dall'artigianato». «Rivolgersi alle scuole sarà un nostro obiettivo – Maurizio Cattapan, vicepresidente – cercheremo un dialogo e in collaborazione con loro, studieremo i passi più opportuni da fare. Abbiamo pensato alle superiori visto che Castelfranco ha diversi istituti ma anche alle scuole medie per aiutare i ragazzi nell'orientamento, per aiutarli ad affrontare una scelta difficile come questa a soli 14 anni». «Tra i servizi che verranno avviati, alcuni sono anche già partiti qui a fine anno, nel 2019- spiega il segretario Dino Bonetto – abbiamo pensato e stiamo attivando la consulenza assicurativa, la dichiarazione di successione, il tema della privacy, la fatturazione elettronica e il servizio di assistenza informatica per il recupero dati hardware. Perché di fronte a un mondo in evoluzione cerchiamo di stare al passo».