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Fumata nera per il Consorzio del Prosecco Docg: ancora rimandate le elezioni per il Cda

L'assemblea di martedì ha portato il 52% dei soci a votare per l'ennesimo rinvio. Bortolomiol, presidente della Confraternita del Prosecco: «Scelta che nasconde interessi personali»

«Quella di stamattina è una scelta inaspettata che, probabilmente, nasconde interessi personali e commerciali». Commenta così Enrico Bortolomiol, presidente della Confraternita del Prosecco, la decisione dell'assemblea del Consorzio di Tutela del Prosecco Docg di rinviare, ancora una volta, la votazione per la nomina del nuovo Cda. Nei giorni scorsi, infatti, era trapelata con decisione la possibilità che proprio nel pomeriggio di martedì si potesse finalmente andare ad elezioni, ma l'assemblea dei soci convocata per il mattino ha dato un esito a sorpresa visto che il 52% ha votato per il rinvio. 

«Il raggiungimento oggi del 52% per la soglia della maggioranza non è un buon segno - continua Bortolomiol - Sembra quasi un risultato cercato a tavolino col solo obiettivo di ritardare le votazioni, anche perché i giuristi chiamati per relazionare su quando debbano tenersi tali elezioni hanno risposto che si devono tenere al più presto, in conformità anche a quanto richiesto dal Ministero che però ha dato come termine il mese di giugno. Inoltre, particolare interesse ha poi destato la sfiducia mossa dalla minoranza al proprio legale, questo solo perché ha dichiarato di andare ad elezioni subito, in contrasto quindi con gli interessi di alcuni soci. Per uscire da questa triste situazione è statto dunque deciso di costituire un'apposita Commissione che avrà il compito di interfacciarsi con il Ministero su questa questione. Chissà che così non si trovi finalmente una soluzione adatta a tutti».

«Apprendiamo della decisione presa nella mattinata di oggi dall’Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela DOCG di rinviare a giugno le elezioni della nuova Governance. Una scelta sconfortante di cui prendiamo atto, ma che non condividiamo – e come noi, le altre associazioni di categoria. Pensiamo che oggi non sia stato fatto l’interesse del territorio, né tantomeno quello della denominazione. Non posso credere che la mancata condivisione sulla ripartizione di un seggio in più o in meno possa giustificare questo ennesimo ritardo minando la reputazione di un Consorzio che ha sempre rappresentato un’eccellenza a livello nazionale. Mi auguro, arrivati a questo punto, che i mesi che ci separano dal tanto desiderato epilogo di questa vicenda siano utilizzati con intelligenza e saggezza dalle parti coinvolte e che si lavori insieme per trovare al più presto una soluzione condivisa che ridia credibilità al Consorzio», così Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente di Confagricoltura Treviso.

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