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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Contarina, il sindaco: "Con questi costi servizi inadeguati"

L’assessore Alessandra Gazzola: "Treviso doveva contare di più in assemblea. Il consiglio ha fatto finire tutto nel dimenticatoio"

TREVISO “Contarina? Dal punto di vista della gestione dei rifiuti è un’eccellenza, a Treviso in cinque anni siamo arrivati a riciclare oltre l’85 per cento. Percentuale invidiabile e sicuramente un ottimo traguardo raggiunto, grazie, e lo devo dire, ai nostri cittadini che hanno cambiato le loro abitudini a favore di una città più sostenibile che guarda al futuro, che si impegna per lasciare questo mondo meglio di come lo ha trovato. Troviamo però inaccettabile una cosa: che si chieda ai trevigiani di pagare per dei servizi aggiuntivi e che i risultati non siano quelli sperati. Soprattutto per quanto riguarda la pulizia delle strade”.

Numeri alla mano, il sindaco di Treviso torna sulla questione della resa dei servizi di Contarina per garantire il decoro e la cura della città: “A ogni trevigiano i servizi aggiuntivi costano la bellezza di oltre 930 mila euro all’anno – continua il primo cittadino - Solo per la pulizia e per il mantenimento del decoro del centro storico dal portafogli dei trevigiani escono oltre 182 mila euro aggiuntivi rispetto alle tariffe degli altri Comuni del Bacino. “Con questi costi ci si aspetterebbe che le strade fossero sempre uno specchio”. E sempre per restare in tema di spazzamenti, il Comune di Treviso corrisponde a Contarina quasi 36 mila euro all’anno che si aggiungono ai costi base: “Con questi investimenti ci aspettavamo che venisse reso un altro servizio. Invece è chiaro che il Consiglio di bacino considera gli abitanti del capoluogo cittadini di serie B”. Un’affermazione quest’ultima che trova pieno riscontro nella convenzione e nello statuto stipulato dalla precedente amministrazione con il Priula.

“In pratica l’amministrazione leghista aveva accettato che Treviso entrasse nella compagine societaria con una quota del capitale minima – denuncia a sua volta l’assessore delegato – Ciò non consente al rappresentante della città capoluogo di far valere le istanze dei cittadini di Treviso nell’assemblea del Consorzio e di Contarina. Faccio solo un esempio: sulla base del criterio patrimoniale Treviso pesa in assemblea un settimo di Paese che detiene il 7,7 per cento del capitale di Contarina, contro l’1,93 di Treviso. Treviso pur avendo il 14, 9 per cento degli abitanti di tutto il Bacino vale quindi meno. Una condizione che denunciamo fin dal 2014 e sulla quale avevamo ottenuto l’impegno del Consiglio, dopo una serie di assemblee infuocate nel 2015, a rivedere il criterio di “pesatura” dei Comuni in assemblea: un Comune che apporta il 14,9 % del fatturato non può valere il 1,93% a livello di scelte societarie.

Naturalmente la battaglia è sempre stata dura tenendo conto che in assemblea la maggioranza leghista in questi anni non ha mai sostenuto le istanze del Comune capoluogo. A gennaio del 2015 era stato votato un emendamento che prevedeva l’avvio di un percorso per far sì che gradualmente si arrivasse a valutare il peso dei singoli comuni in base al numero degli abitanti, prevedendo anche un termine di 24 mesi per dar attuazione a tale indirizzo. Tale emendamento è stato poi recepito il 26 maggio dello stesso anno con una modifica statutaria ma, due anni sono passati e nonostante i diversi solleciti da parte del Comune di Treviso le cose non sono cambiate. L’ultima mia richiesta risale forse all’ultimo Comitato di Bacino, e le risposte non sono ancora pervenute. Il risultato di questa mancata modifica è che i cittadini di Treviso continuano a pagare di più, senza però avere ciò che è giusto, ovvero un livello dei servizi adeguato al capoluogo. Sono forse cittadini di serie B?”.

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