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Spritz e controlli sulla movida in centro storico: zero multe e qualche richiamo

Controlli della Polizia Locale nei locali trevigiani nel primo weekend dalla fine del lockdown. La serata di ieri è stata ben diversa dalla notte di lunedì, quando l'allentamento delle restrizioni è suonato come un vero e proprio "liberi tutti"

La serata di venerdì è stata ben diversa dalla notte di lunedì, quando l'allentamento delle restrizioni è suonato come un vero e proprio "liberi tutti" e, soprattutto i giovani, ci hanno dato dentro un po' di spritz e un po' di assembramenti, distanze ridotte sotto il metro e mascherine inesistenti. In queste ore, infatti, sono in atto controlli a tappeto in tutto il territorio comunale, per evitare possibili assembramenti, da parte della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale e solo venerdì sera sono stati visionati 60 esercizi pubblici e un'ottantina di persone. Durante i controlli è doveroso dire che è stata riscontrata un'importante collaborazione da parte degli esercenti pubblici che si sono anche attivati immediatamente laddove sono state riscontrate alcune criticità e nessuna sanzione è stata levata.

«I controlli sono un compito difficile - spiega uno degli agenti della squadra della polizia locale impegnata nelle verifiche dei locali trevigiani - perché bisogno avvicinare i ragazzi e dire che quello che si poteva fare tre mesi fa oggi invece è vietato. Ma noi contiamo soprattutto sul senso di responsabilità dei clienti dei bar e sappiamo che le scene che si sono viste lunedì non si ripeteranno più». Alla Cantinetta Venegazzù c'è, come promesso, il "butta fuori" che vigila e controlla. L'idea ha fatto breccia e praticamente tutti ne hanno uno che verifica soprattutto sl mantenimento delle distanze. Come al Bacaro San Michele. «Ci sono strade a Treviso - spiega il titolare - in cui basta poco per far sembrare l'incrocio di persone come un assembramento. Ho visto una famiglia che si è incontrata con dei conoscenti qui sul vicolo, è bastato che passasse un po' di gente e addio distanziamento». «Il problema - continua - sono i ragazzi più giovani. Noi in fin dei conti abbiamo una politica dei prezzi che li tiene lontani ma dove possono bere un calice di prosecco a un'euro la situazione precipita in fretta, in proporzione ai bicchieri bevuti. E' alle dieci o a mezzanotte che dovreste venire a vedere, quando sono "pieni" non li ferma nessuno. Noi abbiamo fatto ricorso a personale esterno, del resto o rimango in cucina o mi metto qua fuori a controllare».

In strada a controllare ci sono anche una macchina della polizia e due dei carabinieri. «Stasera siamo fuori tutti - commenta uno dei agenti della squadra di polizia locale - e questa è zona loro». Tutto bene al Bottegon e nei locali intorno e quindi il "giro" prosegue con il Chiosco sulle Mura: «La gente stasera si sta comportando bene - è la tesi di Alberto Zoppè, il titolare - niente a che vedere con quello che è successo lunedì. Quella è stata una giornata che non dimenticheremo ma credo che alla fine i nostri clienti lo abbiamo capito che non si può fare così. E' stupido e significa vanificare tutti gli sforzi fatti». Molti controlli e qualche richiamo quindi, ma nessuna multa. E stasera si ricomincia e così anche domenica.

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