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Avvelenati nella notte, strage di gatti a Cornuda

Terribile episodio lo scorso week end: nel mirino cinque mici di una famiglia, con tre bimbi piccoli, che vive in via della Pace. Le guardie zoofile dell'Oipa hanno fornito supporto ai proprietari, tra mille difficoltà per il recupero dei corpi dei felini

Sabato scorso, fino a poco prima di andare a dormire, tre bimbi giocavano allegramente, come spesso facevano, con i cinque gatti che erano ormai parte integrante della loro famiglia. Nessuno, ne' i piccoli e tantomeno i loro genitori, poteva immaginare quanto sarebbe accaduto alcune ore dopo. Domenica mattina i mici erano tutti morti: tre nel giardino di casa, due in un marciapiede a pochi passi da casa. A vivere questa terribile esperienza è stata, nel corso dello scorso week end, una famiglia di Cornuda, residente in via della pace. I genitori, cercando di evitare il terribile choc ai figli, si sono subito rivolti ad una guardia zoofila dell'Oipa della sezione di Treviso. I gatti stavano solitamente nel giardino dell'abitazione e fino a pochi giorni fa i proprietari li tenevano in casa. Dell'episodio sono stati avvertiti i carabinieri del nucleo forestale di Volpago del Montello ed il sindaco, Claudio Sartor. Ora spetterà all'Istituto Zooprofilattico delle Venezie a stabilire cosa abbia provocato l'avvelenamento dei gatti. Si sospetta che la causa sia riconducibile ad un concime, ormai fuori produzione da oltre due anni ma molto pericoloso e letale non solo per gli animali ma anche per l'essere umano. Sempre a Cornuda l'Oipa ha registrato negli ultimi giorni altri tre casi di avvelenamento: due gatti trovati morti nei pressi dell'azienda "Balzan" ed un cane in via Giorgione, fortunatamente salvo.

A rendere ancora più sgradevole e difficile la situazione per i proprietari dei cinque gatti c'è stato anche il non semplice, per dirlo con un eufemismo, rapportarsi con le istituzioni che dovrebbero occuparsi del recupero dei corpi di animali morti in questi casi. Dopo aver contattato, con l'ausilio di una guardia zoofila, il numero di emergenza 1515, i militari della stazione del corpo forestale di Volpago del Montello non sono potuti intervenire. I proprietari dei gatti hanno quindi contattato il 118 per chiedere aiuto: il veterinario ha riferito però di non poter recuperare i mici avvelenati, invitandoli a trasportarli presso l'ospedale di Montebelluna. Così è stato fatto, in attesa delle analisi che saranno svolte presso l'istituto Zooprofilattico e dovranno certificare l'avvelenamento e dare così il via ad un'indagine specifica.

«Non risulta veritiera -spiegano dalla Guardia Forestale di Treviso- la ricostruzione secondo cui sarebbe stato consigliato ai proprietari dei gatti di conservare gli animali nel proprio frigorifero».

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