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Coronavirus, il ristoratore Arturo Filippini ricoverato in Terapia intensiva

Da due settimane sta lottando contro il virus all'ospedale Ca' Foncello. Moglie e figli gli mandano un messaggio di vicinanza. Positivo un dottore del centro di medicina a Codognè

Sono ore di grande apprensione per la famiglia di Arturo Filippini. Il celebre ristoratore trevigiano si trova ricoverato da due settimane all'ospedale Ca' Foncello a causa del Coronavirus.

Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", l'ex ristoratore, oggi in pensione, è cosciente ma attaccato a un respiratore. La moglie Marisa e i figli Martina, Michela, Nicola e Massimo gli hanno scritto una commovente lettera di vicinanza nelle scorse ore. Arturo Filippini è ricoverato a Treviso ormai da 15 giorni, un'attesa infinita per i familiari che non possono fargli visita e attendono con ansia gli aggiornamenti dei medici dall'ospedale. Arrivato nella Marca dall'Oltrepò pavese nel 1959, con la catena di ristoranti El Toulà ha fatto conoscere la cucina veneta nel mondo. Dopo ben 55 anni di lavoro nel mondo della cucina era andato in pensione, lasciando la guida dei ristoranti ai suoi amati figli che oggi gli sono vicini più che nella sfida più importante: quella di riuscire a sconfiggere il Covid-19.

Il sindaco di Conegliano ancora positivo al virus

Fabio Chies è in isolamento dallo scorso 21 marzo ma è risultato ancora positivo al Coronavirus. Per lui la quarantena dovrà andare avanti almeno per un'altra settimana (Pasqua e Pasquetta incluse). Il sindaco di Conegliano sta bene, è asintomatico e si trova a casa in isolamento ma, nonostante la quarantena prolungata, continua a risultare positivo al Covid-19. Nel frattempo continua a lavorare da remoto, presidendo le riunioni della giunta comunale via Skype.  Martedì prossimo, 14 aprile, verrà sottoposto a un nuovo tampone. Se risulterà negativo, verrà sottoposto a un nuovo tampone il giorno successivo e, se anche quello sarà negativo, il sindaco potrà terminare l'isolamento e dire di aver sconfitto il Covid-19.

Codognè, positivo medico di base al centro di medicina

Il centro di medicina della frazione di Roverbasso ha registrato nelle ultime ore il primo caso di Covid-19 tra il personale medico. Si tratta di un medico di base ricoverato in ospedale a Vittorio Veneto dopo essere risultato positivo al test del Covid-19. Venerdì sera, 3 aprile, ha iniziato ad avere i primi sintomi del virus, tosse e febbre alta. Ha provato a curarsi con dei farmaci ma la situazione non migliorava. Domenica 5 aprile, sentendosi ancora debilitato è stato ricoverato dopo essere risultato positivo al tampone. La scorsa settimana aveva prestato assistenza agli anziani di una casa di riposo della zona. Oggi le sue condizioni non sono gravi. Resta però ricoverato in ospedale con la febbre e tenuto sotto costante osservazione. Nel frattempo 5 operatori del centro di medicina, tra medici e segretarie, sono in attesa di ricevere gli esiti del test del tampone per capire se sono positivi o meno al virus. Oggi saranno controllati altri tre medici. Nel frattempo il centro di medicina che serve i pazienti di Gaiarine e Codognè resta comunque aperto.

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