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Coronavirus, Zaia: «Il contagio tornerà in autunno: sarà la Fase 3»

Scende ancora il numero di ricoveri in Veneto e di pazienti Covid in Terapia intensiva. Veneto primo al Mondo per numero di tamponi fatti. Arrivato a Verona il farmaco Avigan

Salgono a 900 i decessi per Coronavirus in Veneto, 23 in più rispetto a venerdì 17 aprile ma la buona notizia arriva dal fronte dei ricoveri. Negli ospedali veneti, infatti, i pazienti ricoverati sono scesi a 1477 (77 in meno di ieri) con un'ulteriore dimunizione dei ricoverati nelle Terapie intensive: 7 meno di ieri ma, per la prima volta, il numero dei ricoverati Covid positivi (190) è inferiore rispetto ai pazienti non positivi al virus (196). I dimessi dagli ospedali sono 2501 mentre aumentano i casi positivi: in tutta la Regione sono 15692 (318 in più di ieri) a fronte però di 247329 tamponi fatti, un numero che è valso al Veneto il primato mondiale per numero di tamponi eseguiti, superando anche la Corea. Nel punto stampa di sabato 18 aprile Zaia ha parlato anche di una Fase 3 che seguirà il periodo di convivenza con il virus della Fase 2 al via dal 4 maggio. «La Fase 3 sarà quella di una riacutizzazione del virus e avverrà in autunno - ha dichiarato Zaia - L'importante è non farsi trovare impreparati quando sarà il momento. Se fosse per me sarei assolutamente favorevole a una serie di aperture anticipate anche prima del 4 maggio. E' chiaro che la decisione finale spetta al Governo. Aprirei tutti un poco, sempre tenendo ben presente il buonsenso e il rispetto delle regole» ha commentato Zaia.

Arrivato l'Avigan, parte la sperimentazione

Non cambia la strategia per prevenire e contenere il covid-19. «Il nostro obiettivo è quello di avere una macchina da guerra sul fronte dei tamponi. - ha spiegato Zaia - I tamponi sono le munizioni, l'artiglieria sono macchine e squadre che li faranno». Questa la strategia della regione per contenere un eventuale ritorno di fiamma del coronavirus in Veneto. «Abbiamo fatto più tamponi di tutti in proporzione al numero degli abitanti, - ha aggiunto - anche più della Corea, e continueremo su questa strada». Nel frattempo è arrivato in Italia l'Avigan, farmaco prodotto dalla Fujifilm, che sarà sperimentato nelle università di Verona e Padova e poi dovrebbe essere preso in carico anche al Sacco di Milano. Il Governatore ha parlato anche della ripartenza, sottolineando come si potrebbe già da oggi mettere in moto la macchina della produzione e delle riaperture, a fronte di un progetto razionale e prudente. «Ci sono aziende ferme da un pezzo, - ha detto Zaia - Sono disponibili a ripartire anche con poche persone, nell'ottica della sicurezza».

Tre nuovi decessi in provincia di Treviso

Il bollettino diffuso da Azienda Zero per la giornata di sabato 18 aprile registra tre nuovi decessi, due a Oderzo e uno a Treviso. Si tratta di due donne e un uomo con età media di 83 anni e gravi patologie pregresse. Sale dunque a 197 il totale dei decessi nella Marca. 63 i tamponi positivi in più rispetto a ieri per un totale di 2300 casi. I ricoverati in Terapia intensiva sono 25 (ieri erano 30), di cui 11 a Treviso, 7 a Oderzo, 4 a Vittorio Veneto, 2 a Montebelluna e uno a Conegliano. I ricoverati in area non critica nella Marca sono 159, in netta dimunizione rispetto a venerdì quand'erano 159. I pazienti dimessi sono 446 (ieri erano 419) mentre i trevigiani in isolamento domiciliare sono scesi a 2786 rispetto ai 2819 dell'ultimo rilevamento. I casi positivi sono 1497, venerdì erano 1577 numeri che segnano un evidente rallentamento del contagio in tutta la provincia di Treviso.

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