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Sabato, 23 Settembre 2023
Attualità

Coronavirus e quarantena, lo sfogo di Angela: «Ogni giorno uguale all'altro, è una gabbia»

La ragazzina di 12 anni, della provincia di Treviso, per la quale abbiamo utilizzato un nome di fantasia, ha raccontato in un compito per casa lo stato d'animo in queste settimane di quarantena

Un tema per casa, per raccontare i giorni della quarantena. La ripetitività, l'impossibilità di vedere gli amici, di suonare, di divertirsi: Angela (nome di fantasia) è una bambina di 12 anni che prova a capire l'impossibilità di vivere una vita normale, privata dei suoi affetti e delle sue passioni, improvvisamente da un giorno all'altro. Una ragazzina che comincia a entrare forse nella fase più difficile della crescita, costretta inaspettatamente a fare i conti con una realtà del tutto "surreale". Di fatto la vita dei bambini e dei più giovani all'interno delle quattro mura in questi giorni è, pur reinventandosi, sempre la stessa. Una situazione denunciata anche da medici, psichiatri, psicologi, associazioni, comitati e soprattutto mamme e genitori che auspicano una ripresa della "vita e delle libertà delle fasce più deboli" come sottolinea ad esempio il comitato "Liberiamo nonni e bambini". 

Il tema

Cara Flavia, come stai ? 
In questi giorni per me è stato difficilissimo passare il tempo, le mie giornate sono sempre uguali e a volte mi sembra di essere sempre nello stesso giorno: mi alzo, faccio colazione, faccio i compiti, mangio, gioco in cortile con mio fratello, porto fuori il cane, mangio, guardo la tv e vado a dormire; questo si ripete tutti i santi giorni. La scuola mi manca tantissimo, non posso vedere i miei amici e soprattutto studiare a casa è difficilissimo! Hai mille distrazioni e se per caso un giorno salti di fare i compiti( come ho fatto io appena iniziate le“ferie”) è molto complicato ritornare in pista visto i tantissimi compiti che ci danno. Sinceramente all’inizio ero felicissima di non andare a scuola ma dopo un po’ stare sempre dentro le solite quattro mura diventa claustrofobico, appena posso uso la scusa di portare fuori il cane che credo non sia mai stato così felice visto che esce diverse volte al giorno. Almeno qualcuno è contento di questa situazione… La cosa peggiore però è senza dubbio che l’unica persona con cui posso parlare e divertirmi è mio fratello, all’inizio cercavo di evitarlo con la scusa che dovevo leggere un libro ma quando l’ho finito non avevo altra scelta. Devo ammettere che anche se è un po’ capriccioso non è proprio così brutto, anzi è divertentissimo stare con lui, i giochi che facciamo sono un po’ da maschi ma a me piacciono molto. Mi mancano molto le lezioni di danza e di pianoforte, durante l’anno erano un po’ faticose ma ora mi rendo conto di quanto mi piacesse la musica, erano un momento di svago e divertimento che ora non posso più avere; d’estate questo vuoto era riempito dai viaggi al mare e in montagna, e potevo uscire a divertirmi con i miei amici ma ora si è proprio in gabbia. Non vedo l’ora che questo periodo finisca e di tornare alla normalità. Un grande abbraccio, Angela.

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