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Danni da Coronavirus: il Prefetto indaga sulle ripercussioni sociali ed economiche

In una videoconferenza con la Camera di Commercio e l'Inps è stato affrontato il tema delle conseguenze, sul tessuto sociale trevigiano, della pandemia da Covid-19

Giovedì mattina in Prefettura a Treviso, in modalità videoconferenza, si è tenuto un incontro presieduto dal Prefetto, Maria Rosaria Laganà, per una prima ricognizione delle ricadute economiche e sociali sul territorio della Marca a seguito dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus e dopo il superamento della sua fase più critica. All’incontro sono stati invitati il sindaco di Treviso Mario Conte, in qualità di Presidente Anci Veneto, il Presidente della Camera di Commercio Mario Pozza, il Direttore dell’Inps Marco De Sabbata e i Presidenti dei Comitati dei sindaci dei distretti rispettivamente di Treviso (Paola Roma), di Pieve di Soligo (Lisa Tommasella) e di Asolo (Annalisa Rampin), a suo tempo sensibilizzati dalla Prefettura - unitamente ad altri soggetti istituzionali - a dare massimo impulso, vista la loro vicinanza al territorio, alle attività di ascolto e di dialogo con la cittadinanza, le famiglie e le imprese, con l'obiettivo di intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico.

I temi sui quali si è concentrato l’incontro sono fondamentalmente stati: l’andamento della ripresa economica e le prospettive, nell’immediato futuro, dell’economia locale; la difficoltà di accesso da parte delle imprese ai finanziamenti con garanzia dello Stato; il disagio sociale delle famiglie e delle categorie più deboli e il disagio dei minori, accentuato dalla chiusura delle scuole e dal mancato approntamento di servizi sostitutivi a sostegno dell’infanzia. Un focus particolare è stato inoltre dedicato al monitoraggio dell’andamento delle misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese (Reddito di emergenza e Cassa integrazione), erogate dal Governo attraverso l’Inps e il cui Direttore non ha mancato di evidenziare lo sforzo e l’impegno straordinari profusi dall’Istituto per poter corrispondere, in tempi rapidi, alle richieste degli aventi diritto.

«Nonostante non si siano evidenziate situazioni che destano particolare allarme sociale e prevalga, al momento, il desiderio di ripartire e di rimettere in moto lo spirito laborioso che da sempre contraddistingue questo territorio - fa sapere la Prefettura - sia i rappresentanti degli Enti locali che il Presidente della Camera di Commercio non hanno nascosto le proprie preoccupazioni per i probabili contraccolpi sociali ed economici, attualmente non ancora stimabili, che l’emergenza appena trascorsa potrebbe aver causato al tessuto sociale e all’economia di questa provincia, caratterizzata dalla presenza di tante piccole e medie imprese vocate all’export». In ogni caso, a metà giugno il Prefetto convocherà i rappresentanti delle categorie produttive e dell’ABI per fare il punto sull’andamento delle erogazioni, da parte delle banche, dei finanziamenti a garanzia statale che il Governo ha stanziato per favorire il rilancio dell’economia.

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