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Appello alle imprese: «Non sospendete i pagamenti per evitare un liquidity crunch»

L'allarme dei commercialisti trevigiani. A causa del Coronavirus molte aziende potrebbe cessare l’attività o fallire, generando un livello di disoccupazione incontrollabile, mai sperimentato prima

Nelle prossime settimane, tutte le aziende, in maniera diversa a seconda dei settori, si troveranno di fronte ad un crollo del fatturato, e degli incassi. La prima conseguenza è che le imprese, che già non lo sono, si troveranno in una crisi di liquidità e saranno portate a ritardare o congelare i pagamenti ai fornitori, e persino ai dipendenti, generando un effetto a cascata di contrazione della liquidità di tutto il sistema economico. A causa di questo “liquidity crunch” molte aziende potrebbe cessare l’attività o fallire, generando un livello di disoccupazione incontrollabile, mai sperimentato prima. 

«È in questo preciso momento di crisi -precisa il Presidente della Camera di Commercio di Treviso -Belluno|Dolomiti Mario Pozza- che è indispensabile aiutare le imprese, è indispensabile ora infondere una visione di futuro e quindi di fiducia, adottando un serio provvedimento che dia liquidità alle aziende che generano profitti, quindi occupazione e quindi stabilità socio-economica al Paese. E' indispensabile la chiarezza, abbiamo visto come la deroga del pagamento IVA non fosse certa e così le imprese avevano già pagato per non incorrere in eventuali sanzioni. L'incertezza della governance disorienta e in questo momento di crisi mondiale può generare gravi danni umani, ci siamo già passati con i suicidi del 2008. Il Veneto ebbe il triste primato, non vorrei che una volta curati i danni da COVID-19 dobbiamo piangere le vittime di una crisi economica. Sostengo il pensiero del presidente David Moro dell'ordine dei commercialisti e esperti contabili di Treviso, con cui  la Camera di Commercio ha già concordato un tavolo di confronto per iniziative a sostegno delle nostre imprese e per il rilancio economico, in stretta concertazione con la Regione del Veneto, le categorie economiche, gli ordini professionali e il sistema bancario».

«Le imprese dovrebbero utilizzare la liquidità esistente e disponibile - dichiara David Moro presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso - per evitare che il sistema finanziario collassi. Le banche sono pronte a concedere le nuove linee di credito o le moratorie sui finanziamenti/leasing attivi, con un iter più rapido, dato che le nuove linee di credito sono garantite dal Fondo di garanzia per le PMI». Gli imprenditori, prima di decidere di non effettuare un pagamento ad un fornitore ( o ai propri dipendenti o collaboratori ), dovrebbero valutare se con le attuali disponibilità finanziarie sono in grado di far fronte ai presunti impegni a breve – medio periodo. Nel caso di evidenti difficoltà nel fare fronte ai pagamenti,  valutare subito con i propri istituti di credito i finanziamenti migliori per il caso specifico.  

Per scongiurare il rischio di liquidità le imprese devono impostare subito business plan economico - finanziario, con delle simulazioni realistiche per i prossimi mesi per testare la sostenibilità finanziaria e in caso di difficoltà accedere subito alle varie forme di finanziamento messe a disposizione delle banche.  «I commercialisti sono pronti a dare le indicazioni alle imprese - conclude Moro - su come contrastare la carenza di liquidità per ridurre il più possibile la tensione finanziaria, e ragionare con gli imprenditori sulle strategie da attuare per una rapida ripartenza dell’azienda, quando sarà terminata l’emergenza».

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