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Coronavirus, la Regione attacca le fake news di “Il Veneto che Vogliamo”

In una tabella, non solo è errato il dato finale riferito alle schede ospedaliere del 2019, ma addirittura quello iniziale, riferito a quelle del 2013

In relazione alla delicatezza del momento, e al fine di non ingenerare ulteriore angoscia e psicosi tra i cittadini, le famiglie e i pazienti, la Giunta regionale si vede costretta a smentire false informazioni, diffuse sui social da un movimento politico e da persone ad esso riconducibili. Informazioni non veritiere che potrebbero ingenerare timori circa la tenuta dell’aspetto più delicato, ovvero il sistema delle Terapie Intensive e la valenza dei letti aggiuntivi che in queste ore si stanno allestendo. A tal proposito, la giunta regionale delega l’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto a precisare quanto segue: “Appare evidente che i consulenti utilizzati dal movimento stesso non dispongono della necessaria dimestichezza in materia di statistica sanitaria. In tale tabella, non solo è errato il dato finale riferito alle schede ospedaliere del 2019, ma addirittura quello iniziale, riferito a quelle del 2013.

Assolutamente irricevibile è la citazione di un dato di partenza riferito al 2002, ben 18 anni fa e in un contesto nemmeno lontanamente paragonabile a quello attuale caratterizzato da un’infinità di innovazioni tecnologiche e scientifiche, ma addirittura errato è il dato riferito al 2013 in relazione al 2019. Nella realtà, facilmente verificabile dai numeri ufficiali, i posti letto di terapia intensiva, in Veneto, sono aumentati di 10 unità: dai 939 delle schede del 2013, ai 949 delle schede 2019. Il meno 39% segnalato nella tabella de “Il Veneto che Vogliamo” è da considerarsi semplicemente falso, falsato da una lettura quanto meno superficiale dei dati.

Gli estensori della tabella, semplicemente non sapevano, o hanno fatto finta di non sapere, che nella delibera 614/2019 (quella che ha fissato la dotazione reale degli ospedali pubblici del Veneto), nell’ambito del riordino dell’area materno-infantile, i posti letto di patologia neonatale e terapia intensiva neonatale sono stati riclassificati all’interno di tale area e sono, ovviamente, attivi. In conclusione, vale solo la pena di ricordare i numeri reali di fonte ministeriale: i posti letto di terapia intensiva pubblici sono in Italia in tutto 4.282 dei quali 443 in Veneto (più del 10% nazionale). A questi vanno aggiunti 44 posti letto di terapia intensiva operativi nel privato accreditato per un totale, in Veneto, di 487”.

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