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Corri in rosa, 2600 donne alla partenza: «Fiume di solidarietà»

Spettacolare ottava edizione a San Vendemiano per la corsa contro il tumore al seno. Le Cisongirls il gruppo più numeroso davanti a Joy Club e Bar Alle Piscine da Veronica

L'onda rosa delle donne in corsa per le donne. Sono loro le protagoniste della Corri in rosa che, domenica 13 novembre, ha colorato le strade e la Calpena di San Vendemiano. Duemila e seicento abbracci rosa hanno animato la corsa solidale dedicata alla lotta al tumore al seno che contribuisce al pagamento delle rate del mammografo (comprato dall’associazione Fiorot) installato all'ospedale di Conegliano per il servizio di screening dell’Ulss 2, che ha già effettuato oltre 64mila mammografie.

Tanti applausi, tanti sorrisi e la forza di lottare contro la malattia, per dare un sostegno concreto camminando e correndo, per stare affianco a chi sta affrontando un percorso terapeutico, per testimoniare la guarigione, per ricordare chi non ce l’ha purtroppo fatta. Tante le emozioni di questa manifestazione organizzata da Tri Veneto Run con Maratona di Treviso. A dare lo start ufficiale, alle ore 10 da via De Gasperi, di fronte al municipio, Renzo Zanchetta, vicesindaco di San Vendemiano, con, tra gli altri, Danilo Riedi, presidente dell’Associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot, Sonia Brescacin, consigliere regionale del Veneto, presidente della Quinta commissione Sanità del Veneto e già sindaco di San Vendemiano e Paola Roma, presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 2 e presidente dell'Associazione dei Comuni della Marca, entrambe in corsa come la madrina, la coneglianese Alessandra Fior, testimonial dell’Airc (e influencer del triathlon) che ha lottato contro un tumore al seno, scoperto a fine 2019 e operato a marzo 2020. Operativi sul campo, Francesco Sartori, presidente di Tri Veneto Run e Aldo Zanetti, amministratore di Maratona di Treviso.

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La corsa rosa

Domenica mattina il “villaggio rosa” nei pressi del palaghiaccio ha iniziato ad animarsi dalle ore 9 con l’intrattenimento di Radio Company e alle 9.30 con il riscaldamento guidato dalle istruttrici del Joy Club. Poi alle 10 la partenza, con apripista i ciclisti del Velo Club, i triathleti di Silca Ultralite Vittorio Veneto e gli atleti in footbike di Atl-Etica San Vendemiano. Sui due percorsi di 6,5 e 13 chilometri, sorrisi, emozioni, qualche lacrima di commozione, tanta grinta e la volontà di non mollare per nessuna ragione al mondo. Mamme, amiche, figliolette, nonne, nipoti, zie e anche tante cagnoline. Tutte rigorosamente in rosa, tra fiocchi, tutù, parrucche, orecchie da conigliette, ghirlande, nastrini e cerchietti per capelli. A tagliare per prima il traguardo (anche se non era una corsa competitiva), dopo 6,5 km, Annamaria, coneglianese di 54 anni, la più veloce anche nella scorsa edizione. «Partecipo ogni anno, perché mi piace correre e perché la Corri in rosa promuove una giusta causa - ha commentato la prima classificata - è sempre bello partecipare, ci sono sempre stata, tranne nella prima edizione. Corro anche per chi non può correre, per coloro che magari vorrebbero essere qui ma non possono». Tredici chilometri invece per la madrina Alessandra Fior, applaudita al traguardo anche dal compagno, Davide Cassani, ex CT della nazionale di ciclismo e già commentatore Rai. «Sono stati 13 chilometri di emozioni incredibili, in questa nuvola rosa di solidarietà - ha detto la 43enne - oggi eravamo tutte qui per una giustissima causa, raccogliere fondi per il mammografo e promuovere la prevenzione. Per me era la prima partecipazione in questa bellissima manifestazione nata 9 anni fa, è stato un onore esserne la madrina. Ho vissuto, una volta ancora, come già durante il mio percorso chemioterapico, il bellissimo sorriso delle donne, che hanno la forza di riunirsi, sostenersi e darsi coraggio».

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«Sono felice di essere presente oggi a questo evento molto importante, che, oltre al contributo per il mammografo, veicola il messaggio dell’importanza dell’attività sportiva, che può aiutare a ritrovare stimoli anche in situazioni di malattia - ha spiegato l’ex ciclista - stare accanto ad Alessandra, che ha vissuto questi momenti, vuol dire accompagnarla, stare al suo fianco e anche trovare forza per dare forza. È un po’ come una corsa in bicicletta, un giorno è più in difficoltà uno, un altro giorno un altro, ma è unendo le forze che si possono ottenere i risultati». In corsa con le altre duemila e seicento donne anche il consigliere regionale Sonia Brescacin, che dopo il traguardo ha detto: «Sono contenta di aver partecipato anche a questa edizione della Corri in rosa, si provano emozioni forti nel vedere le strade di San Vendemiano colorate di rosa, con questo popolo di donne in corsa e in cammino per un messaggio importante. Ringrazio gli organizzatori per aver pensato ad un evento simile, oggi più che mai è indispensabile mettere in campo iniziative che vadano ad integrare il servizio pubblico e poter avere un mammografo di ultima generazione per lo screening per il tumore al seno è un traguardo eccezionale. Oggi ho camminato con tante donne che hanno affrontato anche il percorso della malattia, ma che oggi si sono sentite meno sole e più forti, camminando in gruppo». Alle 11 l'apertura del pasta party, un momento che lo scorso anno, con ancora le restrizioni Covid, non era stato possibile organizzare, ma sempre molto apprezzato, perché offre un’ulteriore possibilità di condivisione. Dalle ore 12.30, le premiazioni dei gruppi più numerosi, dell’iscritta più anziana e di quella più giovane. A salire sul palco, per la premiazione dei gruppi più numerosi, le Cisongirls (con 105 iscritte), il Joy Club (104), il Bar alle Piscine Da Veronica (89), Le Ragazze del Blues Bar (88), #infanziatoccane (84) e Atl-Etica San Vendemiano (57). Un premio anche per l’iscritta più anziana, sempre presente nelle precedenti edizioni, la centenaria Maria Pasqualotto, parte del gruppo Cisongirls: questa volta a ritirare il premio è stata la figlia. Sullo stesso palco è salita invece con la mamma, la piccolissima Noemi Simioni, del gruppo Ragazze in Gamba, nata a marzo di quest’anno e quindi la più piccola con i suoi otto mesi d’età.

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I commenti

«Siamo oltremodo soddisfatti per la grossa partecipazione delle donne in questa ottava edizione, le iscrizioni sono andate molto bene, il richiamo dell’attività sportiva e della solidarietà ha permesso che le strade di San Vendemiano si colorassero ancora una volta di rosa - spiega il vicesindaco Renzo Zanchetta - queste sono iniziative importanti e sempre più bisogna fare in modo di creare una rete solidale sul territorio, per supportare la ricerca e la prevenzione e riuscire a debellare malattie importanti come il cancro. Ringrazio a nome anche del sindaco Guido Dussin tutte le partecipanti, tutti i volontari impegnati per rendere possibile la Corri in rosa, le associazioni e gli sponsor che supportano e ovviamente gli organizzatori, Tri Veneto Run e Maratona di Treviso». «Anche quest’edizione è stata un successo, è stato davvero bello vedere tutte queste donne camminare e correre per questo bellissimo evento di solidarietà - ha aggiunto Danilo Riedi, presidente dell’associazione Fiorot - è fondamentale continuare a lavorare sul campo della prevenzione e questo evento lo fa da più di otto anni. Non possiamo che ringraziare tutti coloro che sono coinvolti nella Corri in rosa». In chiusura, la soddisfazione degli organizzatori. «Siamo ritornati con una grande edizione della Corri in rosa, come piace a noi, ovvero con la possibilità di vivere anche il post “corsa”, con il pasta party - ha concluso Francesco Sartori, presidente di Tri Veneto Run - un bel momento di condivisione, dove tutte coloro che hanno partecipato hanno potuto affrontare alcune ore tra chiacchiere e riflessioni. Le emozioni sono state davvero tante, sia per noi organizzatori, che per i partner e gli amministratori, che per i volontari e soprattutto per le partecipanti. Correre per un obiettivo solidale, come la lotta al tumore al seno, dà una propulsione per andare ancora più lontano. Ringraziamo partecipanti, volontari, amministrazione, partner e tutti coloro che sono al nostro fianco».

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