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Il Comune manda gli studenti a scuola di buone maniere

Succede a Treviso, dove il sindaco Mario Conte ha promosso un nuovo corso dedicato agli studenti delle scuole medie per educarli alla legalità e alla cittadinanza attiva

Sono ben 120 i minori seguiti dal Sert di Treviso, ragazzini fra i 14 e i 18 anni con seri problemi di dipendenza dalle sostanze stupefacenti. Numeri preoccupanti, che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Conte vuole affrontare mettendo sul tavolo iniziative concrete in sinergia con Ulss 2, forze dell’ordine e associazioni del territorio.

Non solo: le ultime vicende di cronaca hanno evidenziato come siano sempre più in aumento i giovani protagonisti di episodi di vandalismo, bullismo e altre condotte illecite. Per tutti questi motivi il primo cittadino di Treviso, in collaborazione con la polizia locale, ha voluto promuovere un corso di educazione alla civiltà per gli studenti delle scuole medie Coletti, Serena, Stefanini, Felissent, Martini e Mantegna. A partire da novembre, infatti, si terranno i primi incontri, durante i quali gli agenti della polizia locale cercheranno di educare gli alunni alla legalità e alla cittadinanza attiva, focalizzando l’attenzione su diritti e doveri, regole, rispetto del territorio oltre al concetto di libertà nei suoi principi più importanti sanciti dalla Costituzione in contrapposizione ai comportamenti devianti (bullismo e cyberbullismo, dipendenza da sostanze alcoliche, stupefacenti e gioco). «I ragazzi sono i futuri custodi della nostra città - sottolinea Mario Conte - Sin da piccoli devono imparare a rispettare sé stessi, gli altri e a voler bene alle cose pubbliche. I nostri giovani hanno bisogno di essere coinvolti con esperienze ed esempi positivi e penso che questi incontri vadano proprio nella giusta direzione. Inoltre - prosegue il primo cittadino - vogliamo collaborare con associazioni e società sportive della città per integrare quei ragazzi che, per varie problematiche, non possono permettersi di praticare sport o partecipare a gruppi o iniziative culturali. Riteniamo sia fondamentale dare la possibilità a tutti di essere cittadini attivi e impegnati in ambienti sani e stimolanti».

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