rotate-mobile
Attualità Vittorio Veneto

Montagna sicura: l'Arpav e il soccorso alpino richiamano alla prudenza gli escursionisti

L’appello del Soccorso alpino e speleologico del Veneto: «L’escursionista deve valutare con buonsenso il proprio itinerario, controllando le previsioni e scegliendo percorsi adeguati»

Arpav e Soccorso alpino e speleologico del Veneto invitano i numerosi escursionisti che frequentano le Dolomiti venete in questi giorni ad affrontare le gite con attenzione, con l’equipaggio adeguato e la verifica delle condizioni meteo.

L’appello del Soccorso alpino e speleologico del Veneto
«L’escursionista deve valutare con buonsenso il proprio itinerario, controllando le previsioni e scegliendo percorsi adeguati per durata anche ai repentini cambiamenti del tempo. In estate infatti è facile, soprattutto al pomeriggio, che il tempo cambi velocemente. Raccomandiamo di non trascurare mai le previsioni».

Il meteo di ARPAV
E’ importante affidarsi a previsioni specialistiche. L’Agenzia ambientale del Veneto – ARPAV vanta due centri di eccellenza per la meteorologia, il servizio di Teolo sui colli Euganei e quello di Arabba sulle Dolomiti specializzato proprio nelle previsioni alpine. Vi opera personale con una lunga esperienza nelle previsioni. Inoltre l’agenzia ha due radar meteo, una rete di centraline di rilevamento per vento, temperatura al suolo, precipitazioni e radiazione solare e di profilatori per vento e temperatura nei bassi strati atmosferici. ARPAV rileva ogni giorno i dati meteo per le previsioni locali e per la Protezione civile regionale per prevenire fenomeni estremi e per la sicurezza idrogeologica. In totale ogni giorno vengono emessi 4 bollettini di previsione meteorologica, più alcuni altri prodotti previsionali stagionali (es. bollettino disagio fisico durante la stagione estiva). L’esperienza maturata nel settore e riconosciuta a livello internazionale consente di essere un valido strumento di protezione civile, come è stato provato durante la tempesta Vaia quando ARPAV è stata il punto di riferimento per le prefetture, le comunità locali e per un ampio pubblico di utenti che la utilizza per programmare le proprie attività, lavorative e di svago.

Per le previsioni vengono utilizzati i modelli europei e internazionali più accreditati e attendibili, nonché alcuni modelli a scala locale per le previsioni di dettaglio. Per l’informazione ai cittadini oltre ai bollettini pubblicati nel sito, ARPAV mette a disposizione App meteo, da ultima l’App temporali, che segnala la presenza di temporali di forte intensità. Soprattutto in montagna in estate è alta la variabilità del tempo che può cambiare repentinamente e fenomeni estremi collegati ai cambiamenti climatici sono sempre più frequenti. A solo titolo di esempio si cita il valore di 126,6 mm di pioggia caduti in poche ore su Auronzo di Cadore nella sera del 29 luglio scorso, un record storico per la località. Soprattutto in montagna, quindi, è fondamentale, prima di intraprendere un’escursione o una qualsiasi attività all’aperto, informarsi sulle condizioni meteorologiche e scegliere la difficoltà e la durata dell’itinerario in base al meteo previsto, rimanendo aggiornati giorno per giorno e monitorando le condizioni locali anche attraverso gli utili strumenti dell’Agenzia, quali ad esempio le immagini dei radar, in grado di individuare in tempo reale la posizione e l’intensità di eventuali temporali. 

Alcuni consigli per le gite

Dato l'aumento degli interventi dovuto anche alla maggiore frequetanzione delle montagne, seguita ai mesi di emergenza Covid-19, vi riproponiamo alcuni consigli del soccorso alpino per organizzare le vostre gite in modo sicuro.

- Scegliere escursioni e salite commisurate alla propria preparazione tecnica e alla propria condizione psico-fisica; non sopravvalutare mai le capacità individuali e considerare sempre i limiti di ciascuno.

- Preparare l’escursione, studiando il percorso con carte topografiche e guide aggiornate e assumendo informazioni dalle locali previsioni meteo aggiornate. Ricordiamo che per schianti e frane alcuni sentieri risultano impraticabili, è quindi fondamentale rivolgersi alle Sezioni del Cai del posto, alle Guide alpine, ai gestori dei Rifugi. Sempre meglio essere in compagnia per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà. Verificare costantemente le condizioni del percorso; in caso di imprevisti (difficoltà elevate, pericoli ambientali, maltempo e altro) ricordare che una rinuncia non è mai disonorevole.

 - Controllare lo zaino, che contenga un ricambio completo asciutto, cibo e soprattutto delle bevande. Un piccolo kit di pronto soccorso e una pila frontale non devono mancare. Vestirsi in modo appropriato con particolare attenzione alle calzature; sempre utile, anche nella bella stagione e a bassa quota, una giacca anti pioggia/vento e abbigliamento pesante.

- Attrezzarsi adeguatamente in relazione all’attività programmata, al percorso, alla quota e alla stagione. Lasciare detto ai familiari l’itinerario e la meta, non variarla se non per necessità e avvisare al rientro. Se ci si trovasse in difficoltà, non bisogna farsi prendere dal panico, ma mettersi in posizione di sicurezza e attendere i soccorsi. Non affidarsi mai unicamente a strumenti tecnologici (smartphone, gps, ecc.), sicuramente utili, ma non in grado di proteggere in assoluto dai guai. E ricordarsi di osservare le norme vigenti in materia di Covid - 19.

Come allertare i soccorsi

In caso di bisogno in ambiente impervio e ostile - che manifesta comunque sempre un potenziale di pericolo per il rischio evolutivo - il numero da contattare in Veneto per allertare il Servizio sanitario e il Soccorso alpino e speleologico è tuttora il 118, non essendo ancora stato attivato nella nostra regione il 112 quale numero unico di emergenza. Al 112 - che resta nelle zone di assenza di copertura l’unico attivabile - rispondono ancora i Carabinieri, che provvederanno subito a trasferire la chiamata al 118. Alla Centrale del 118 risponderà un operatore che, in base alla situazione in corso, stabilirà quale tipo di intervento, mezzi e personale siano necessari. Qualora si contatti il 118, bisogna cercare di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: si faciliterà l’individuazione da parte dei soccorritori; si potrebbe non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c’era copertura; cambiando luogo si potrebbe addirittura peggiorare la propria situazione. Gli operatori del 118 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, fornendo al contempo gli opportuni consigli in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Montagna sicura: l'Arpav e il soccorso alpino richiamano alla prudenza gli escursionisti

TrevisoToday è in caricamento