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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Covid, Zaia: «Ricoveri di nuovo in aumento, siamo preoccupati»

Dopo 53 giorni di calo, gli ospedali della Regione tornano a ricoverare nuovi pazienti Covid. Il commento del direttore Flor: «Nell'ultimo weekend in molti non hanno rispettato le regole»

«Il bollettino di oggi indica, per la prima volta dal 31 dicembre, un nuovo aumento dei ricoveri ospedalieri: non voglio fare il catastrofista ma non possiamo abbassare la guardia. Chiedo l'aiuto di tutti i cittadini».

Inizia con queste parole, martedì 23 febbraio, il punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal Governatore Zaia e dal dottor Flor. «Nelle prossime ore incontreremo di nuovo i ministri Gelmini e Speranza per discutere del nuovo Dpcm. Spero che le regioni potranno scriverlo insieme al Governo e diventi una pietra miliare nella storia del Covid. Se i ristoranti sono aperti a pranzo non vedo perché la sera non possano tenere aperto in sicurezza. Sia ben chiaro però: non deve passare il principio che se riapriamo le attività l'emergenza è finita. L'uso dei dispositivi resta fondamentale: i dati ci dicono che più i cittadini usano le mascherine e si proteggono, meno si diffonde il virus - ha spiegato Zaia - Non possiamo permetterci nuove chiusure. La velocità di uscita dalla pandemia dipende dalla velocità con cui si vaccina. Dobbiamo seguire l'esempio di Paesi come Israele e Gran Bretagna. Dopo le vaccinazioni non ci sono più stati focolai tra il personale ospedaliero veneto. A marzo in Italia dovrebbero arrivare 8 milioni di dosi. Se non vacciniamo non ne verremo mai fuori» ha concluso Zaia.

Dopo il Governatore Zaia è intervenuto il direttore Luciano Flor: «Ci preoccupa il nuovo aumento dei ricoveri. Non si tratta di focolai ma di singoli casi Covid che rischiano di finire in Rianimazione. Mi sembra che, nell'ultimo fine settimana, ci sia stato sempre meno rispetto delle regole anti-Covid. Decine di giovani e cittadini assembrati in piazza, ho visto controlli in centro ma non bastano, bisogna essere responsabili. Questi ragazzi rischiano di portare a casa la malattia a parenti e familiari più anziani. Capisco che stare chiusi in casa non fa bene a nessuno ma dobbiamo avere tutti la massima attenzione. Dal 22 febbraio al 31 marzo dovrebbe arrivare in Veneto una fornitura di 610mila dosi: 320mila di Pfizer e il resto sono AstraZeneca e Moderna. Sulla trattativa per l'acquisto di dosi stiamo facendo tutte le verifiche necessarie per ricevere l'autorizzazione di Aifa e del Governo ad acquistare e importare vaccini.  Ad oggi non possiamo ancora farlo. Non anticipiamo soldi a nessuno. Chi ci chiedeva di pagare in anticipo le forniture non è stato nemmeno preso in considerazione. Abbiamo contattato una società inglese e una italiana a cui abbiamo chiesto di darci il numero di lotto della fornitura, dopo averne verificato tutte le informazioni. Una delle due aziende ci ha detto che non è in grado di garantirci la fornitura e di risentirci quando avremo l'autorizzazione ad importare, l'altra azienda non ci ha ancora risposto. Sono stato torchiato dai Nas - ha detto il dottor Flor - Ma non ho nulla da nascondere, non mi sono mosso a titolo personale ma a nome della Regione. La richiesta dei numeri di lotto è solo la premessa per un'eventuale trattativa. Abbiamo risposte scritte che certificano il nostro modus operandi. Ci hanno detto che il vaccino si trova in uno stabilimento tedesco della sede produttrice ed è da loro che vorremmo acquistarlo direttamente». 

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore sono 1062 i nuovi positivi su 37.811 tamponi per un'incidenza pari al 2,81%. 1394 i ricoverati negli ospedali del Veneto, per la prima volta in aumento dal 31 dicembre: +46 in area non critica, +3 in terapia intensiva. Sono 22.297 i casi attualmente positivi in isolamento. 21 i nuovi decessi nelle ultime 24 ore. 

Il video della diretta

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