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Martedì, 26 Settembre 2023
Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Covid, 1.286 nuovi positivi nella Marca: «Il picco a fine luglio»

Martedì 21 giugno il bollettino di Azienda Zero indica 7.299 persone attualmente positive in provincia di Treviso ma la situazione negli ospedali rimane sotto controllo. «Omicron 5 più contagiosa ma meno pericolosa»

Sono in aumento esponenziale i nuovi contagi Covid in provincia di Treviso. Terminato il weekend, martedì 21 giugno il nuovo bollettino di Azienda Zero indica 1.286 nuovi positivi nella Marca che torna ad essere la provincia del Veneto con il maggior numero di nuovi contagi, seguita da Padova (1.275) e Venezia (1.175). 7.299 le persone attualmente positive e in isolamento in provincia di Treviso: negli ospedali dell'Ulss 2, nonostante un aumento lieve dei ricoveri la situazione resta sotto controllo.

Negli ultimi sette giorni in Italia c'è stata un'impennata di casi Covid del 56%. Aumentano dell'8% anche i ricoveri nei reparti ordinari, del 7% le terapie intensive ma non c'è alcun allarme. Secondo quanto emerge dagli studi più recenti, Omicron BA5 presenta un tasso di contagiosità decisamente più elevato rispetto alle varianti passate, ma nella stragrande maggioranza dei casi non causa sintomi gravi. Per ora quindi, la situazione è sotto controllo: il problema vero si porrà se si dovesse incontrare una variante non solo così contagiosa, ma anche più virulenta. Non è quello che sta succedendo.

Il picco

Il virologo Pregliasco sostiene: «Siamo nel mezzo della nuova ondata di Covid e il picco sarà a fine luglio. Con Omicron 5 non basta aver fatto tre dosi di vaccino e aver avuto il Covid. Siamo di fronte a un fisiologico rialzo, a questo si aggiungono due varianti che hanno una maggiore diffusività. Avremo andamenti ondulanti. Ci aspettiamo ancora una risalita dei casi in inverno - conclude Pregliasco - ma dobbiamo prevedere un rialzo anche questa estate sperando che si possa gestire questa situazione molto meglio rispetto al passato». Situazione che, se gestita in maniera intelligente, potrebbe portare presto allo stop dell'isolamento obbligatorio in casa per i positivi al Covid. Gianni Rezza, direttore del dipartimento prevenzione al Ministero della Salute, molto ascoltato dal ministro Speranza, ha chiarito, pur senza ipitizzare date, che «si andrà verso una politica di responsabilizzazione rispetto al virus. Prima di tutto superando l'obbligo di isolamento dei contagiati». Magari partendo dagli asintomatici.

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