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Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Covid, altri 107 milioni di euro alle Ulss del Veneto: «Boccata d'ossigeno»

Approvata la delibera regionale proposta dall'assessore Lanzarin. All'Ulss 2 nove milioni per la sanità pubblica e altri 5 per la sanità privata convenzionata. Zaia: «Spenderemo tutto quello che serve»

Con una delibera approvata su proposta dell'assessore alla Sanità, la giunta regionale del Veneto ha assegnato e ripartito alle Ullss 107 milioni e 813mila euro da destinare alle maggiori spese sostenute a causa del Covid da parte delle strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate. 69 milioni e 126mila euro andranno al settore pubblico, 38 milioni 687mila euro al privato convenzionato. Con precedenti provvedimenti, la Giunta aveva già assegnato 168 milioni e 835mila euro, derivanti da stanziamenti nazionali ottenuti dalle Regioni per far fronte alle maggiori spese determinate dal Covid.

I commenti

«Dopo un lungo negoziato col Governo abbiamo ottenuto somme ingenti - fa notare il presidente Zaia - che pure non basteranno, perché i trasferimenti statali riguardano il 2021, ma l’intero sistema sanitario e sociale, al quale vanno ulteriori 11 milioni 408 mila euro per l’assistenza ai non autosufficienti, continua a fronteggiare la pandemia, spendendo quotidianamente cifre rilevanti e aggiuntive rispetto ai costi della gestione ordinaria. La scelta che abbiamo fatto fin dall’inizio, e che confermiamo finché non sarà tutto finito è comunque una sola: spendere tutto quello che serve per la migliore assistenza alle persone. E poi lo Stato, come peraltro ha già fatto, dovrà rimettere mano al portafoglio».

«Abbiamo dato il via a una manovra di finanziamento alle Ullss - aggiunge l'assessore Lanzarin - che costituisce una vera e propria boccata d’ossigeno. Facciamo ogni sforzo per far arrivare ai centri di spesa nel minor tempo possibile i finanziamenti che arrivano dal Governo. Anche in questo caso, la ripartizione è stata effettuata valutando le esigenze esposte da ogni territorio, il surplus di lavoro, il maggior impegno del personale, l’utilizzo dedicato di dotazioni tecnologiche e farmaceutiche, sempre nella quantità necessaria, senza mai lesinare una spesa». Dei fondi per il ristoro delle maggiori spese sanitarie sostenute a causa del Covid, la Giunta ha anche deciso di accantonare 34 milioni 500mila euro da utilizzare a seguito di ulteriori approfondimenti, anche in relazione alla maxi operazione in corso per il recupero delle liste d’attesa.

I finanziamenti

Sanità pubblica

Ulss 1 Dolomiti, 2.482.875 euro; Ulss 2 Marca Trevigiana, 9.178.696 euro; Ulss 3 Serenissima, 12.113.410 euro; Ulss 4 Veneto Orientale, 2.995.288; Ulss 5 Polesana, 2.926.940; Ulss 6 Euganea, 8.452.889 euro; Ulss 7 Pedemontana, 3.545.083 euro; Ulss 8 Berica, 5.617.938 euro; Ulss 9 Scaligera, 12.029.180 euro; Azienda Ospedaliera di Padova, 6.181.050 euro; Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, 3.567.859; Istituto Oncologico Veneto, 35.360 euro.

Sanità privata convenzionata

Ulss 1 Dolomiti, 323.998 euro; Ulss 2 Marca Trevigiana, 5.422.001 euro; Ulss 3 Serenissima, 9.562.600 euro; Ulss 4 Veneto Orientale, 1.141.481 euro; Ulss 5 Polesana, 1.394.176 euro; Ulss 6 Euganea, 4.302.973 euro; Ulss 7 Pedemontana, 336 mila euro; Ulss 8 Berica, 2.467.500; Ulss 9 Scaligera, 13.736.489 euro.

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