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Covid, stop allo stato di emergenza: «Non sarà rinnovato»

Dopo il 31 marzo le restrizioni in tutta Italia saranno allentate. Cambiano anche le regole su Green Pass e quarantena: le zone a colori saranno abolite insieme alla quarantena da contatto e all'obbligo di Ffp2 nelle scuole

Via le restrizioni. Dopo il 31 marzo 2022 lo Stato di emergenza non sarà più prorogato, spariranno le zone a colori e verrà allentato gradualmente l'obbligo di green pass. Ad annunciarlo, mercoledì 23 febbraio, è stato il presidente del consiglio Mario Draghi. «Metteremo fine all'obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all'aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli» ha assicurato il premier parlando al Maggio Musicale Fiorentino. Lo stesso Draghi ha aggiunto che «che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo». L'escutivo si prepara dunque ad allentare le misure anti-Covid. Anche negli istituti scolastici. Con la fine dello stato di emergenza «le scuole resteranno sempre aperte per tutti» ha fatto sapere il presidente del consiglio, spiegando che però «saranno eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l'obbligo delle mascherine all'aperto, e quello delle mascherine Ffp2 in classe». 

Cosa cambia dal 1° aprile 2022

  • Dopo il 31 marzo 2022 non sarà prorogato lo Stato di emergenza;
  • Dal 1° aprile le zone a colori non esisteranno più;
  • Per svolgere determinate attività non sarà più necessario il super green pass (Draghi ha parlato di fiere, sport, feste e spettacoli):
  • Nelle scuole sarà abolita la quarantena da contatto e l'obbligo di Ffp2 in classe.

Non è ancora chiaro invece se chi non è in possesso di un super green pass potrà accedere a ristoranti e bar all'aperto. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato che nell'allentare le restrizioni l'esecutivo farà "una distinzione tra i locali al chiuso e gli spazi all'aperto", ma i dettagli del decreto sono ancora da definire. 

Il commento di Zaia

«Che lo stato di emergenza non verrà prorogato è una buona notizia. Se l'annuncio sarà confermato è veramente un bel segnale». A dirlo è Luca Zaia, commentando le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

«Oggi le condizioni del contagio ci permettono di dire che siamo entrati nella fase di convivenza con il virus - prosegue il Governatore del Veneto - Anche con questo provvedimento, quindi, si va a in infondere maggiore fiducia nella popolazione e si va a decretare quel percorso che tutti abbiamo auspicato e che ora può finalmente avere inizio. I dati, del resto, ci dicono che nonostante i tamponi confermino che ci sono ancora tanti contagi - conclude Zaia - la stragrande maggioranza sono asintomatici e, in queste ultime settimane, non si traducono in eccessivi ricoveri. C’è quindi da evidenziare che il virus è cambiato e sono mutate anche le ricadute sulle strutture ospedaliere, tanto vero che il Veneto ha già riaperto alle visite dei familiari e avviato il programma per il recupero delle prestazioni specialistiche ambulatoriali».

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