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Covid, ricoverata suora di clausura: focolaio in convento

Contagiate le monache cistercensi di San Giacomo di Veglia a Vittorio Veneto. Il picco dei contagi nel mese di marzo, oggi restano solo due consorelle ancora positive e in isolamento. Allarme rientrato

Dopo i frati Cappuccini del convento di Conegliano, anche tra le monache cistercensi di San Giacomo di Veglia si è diffuso un importante focolaio Covid. Alle suore di clausura di Vittorio Veneto sono concesse solo limitate attività esterne. Ecco perché i contagi registrati in convento hanno fatto molto discutere in queste ore.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso", i primi casi erano stati scoperti già a fine marzo dopo che una delle sorelle era stata ricoverata in ospedale perché positiva al virus. Il giorno dopo molte altre monache hanno iniziato a sentirsi male, tutte con sintomi collegati al Covid. Nel momento di picco dei contagi più di una trentina di sorelle e l’abbadessa madre Aline Pereira Ghammachi si erano infettate. Tra loro religiose anziane e non, italiane ma anche straniere. Ad oggi solo due consorelle sono ancora positive e in isolamento, tutte le altre si sono negativizzate in tempo per la settimana santa di Pasqua. L'attenzione per evitare nuovi contagi ora rimane altissima: mascherine, distanziamento e igienizzazione delle mani sono diventate la norma nonostante l'isolamento nel monastero. La cappella, unico spazio frequentato dai fedeli ha un muro, vicino all'altare, che tiene divise le religiose, tutte vaccinate contro il Covid.

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