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Covid alle superiori: «Metà dei contagi non è avvenuta a scuola»

Mercoledì 24 febbraio ospiti del punto stampa la dottoressa Palumbo e il dottor Tonon. Zaia: «Nessuna ordinanza di chiusura per gli istituti superiori, diffusa una falsa notizia»

Mercoledì 24 febbraio il punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal Governatore Zaia è stato dedicato alla scuola. «Non c'è nessuna ordinanza per la chiusura degli istituti superiori, è circolata una notizia falsa» ha detto Zaia smentendo l'agenzia di stampa che "Adnkronos" aveva fatto circolare per un disguido tecnico. 

«Le prossime ore saranno cruciali per il nuovo Dpcm: un cambio di passo lo si intravede già perché le regioni potranno confrontarsi direttamente con il Governo. Domani penso vedremo la prima bozza del testo. Sarà una mattinata importante. Le nostre richieste sono chiare: la salute prima di tutto e speaker unico per il Cts. Come Veneto chiediamo poi che eventuali nuove restrizioni siano valutate a livello nazionale su basi scientifiche certe. Ogni nuova chiusura dovrà essere accompagnata da adeguati ristori. E' incomprensibile che i ristoranti siano aperti a pranzo e chiusi la sera - ha detto Zaia - Se i tamponi rapidi "fai da te" fossero disponibili nelle farmacie per tutti i cittadini, come succede in molti Paesi europei, potremmo gestire di sicuro meglio l'attività di screening. Sui vaccini siamo preoccupati perché ce ne sono ancora pochi. Abbiamo il dovere di andare fino in fondo nella verifica. Le autorità internazionali hanno detto che, per chi ha già avuto il Covid, basterà fare una dose di vaccino. Fino ad oggi in Veneto abbiamo somministrato la doppia dose anche a chi era stato positivo. L'incidenza della variante inglese si attesta in Veneto tra il 17 e il 20%. Oggi, infine, si è concluso il corso per i medici di Medicina generale. Sono un gruppo importante di giovani veneti che si sono formati durante l'emergenza Covid e da oggi sono pronti a entrare in servizio per la nostra comunità».

Il monitoraggio nelle scuole

Dopo il Governatore sono intervenuti la dottoressa Palumbo e il dottor Michle Tonon per fare il punto sulla situazione dei contagi nelle scuole del Veneto. «Dal 7 gennaio al 23 febbraio sono stati registrati 1421 casi di positività: il 22% nelle scuole dell'infanzia, il 33,7% nella scuola primaria, il 23,2% alle medie e la percentuale restante negli istituti superiori chiusi però per tutto il mese di gennaio. In totale sono 27.460 le persone (studenti e insegnanti) risultate positive o finite in isolamento da inizio anno. Le misure di prevenzione sono state tarate in funzione dell'età degli studenti. Il 50,7% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni sono finiti in quarantena per contatti avuti fuori dalla scuola - ha spiegato il dottor Tonon - Come Regione, inoltre, abbiamo portato avanti due progetti di monitoraggio grazie alla rete delle 15 "scuole sentinella" per gli istituti superiori, tre di questi in provincia di Treviso. Si tratta del liceo "Da Vinci" di Treviso, dell'Istituto Giorgi-Fermi (dove sarà effettuato uno screening generale di tutti gli alunni a inizio monitoraggio) e dell'istituto "Galilei" di Conegliano. Un progetto che vede la collaborazione dell'Università di Padova. Da marzo, tutti gli alunni di questi istituti saranno sottoposti a tamponi rapidi nasali su base volontaria con cadenza periodica in tutte le sezioni fino al termine dell'anno scolastico. Il monitoraggio consentirà di avere un quadro più chiaro sull'andamento dei contagi nelle scuole superiori. Il secondo progetto riguarda invece le classi terze medie di sette istituti veneti dove si faranno tamponi "fai da te" nasali con l'aiuto del personale docente e degli operatori sanitari delle Ulss di riferimento. Per la provincia di Treviso, la Regione ha scelto la scuola media "Grava" di Conegliano con 7 classi e 154 alunni».

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Il bollettino di Azienda Zero

Sono 895 i nuovi positivi in Veneto su quasi 40mila tamponi fatti ieri per un'incidenza del 2,24%. I veneti attualmente positivi e in isolamento sono 22.332. 1379 i ricoverati negli ospedali, di nuovo in calo dopo l'impennata di ieri. 132 pazienti nelle terapie intensive (-7 rispetto a ieri). Altri 21 i decessi nelle ultime 24 ore, sono quasi 10mila dall'inizio dell'emergenza. 50 i nuovi dimessi di oggi.

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