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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Protezione civile, Bottacin: «Non solo Covid, 15 stati di crisi in un anno e mezzo»

Martedì 29 giugno la conferenza dell'assessore regionale dedicata a tutti i volontari impegnati da febbraio 2020 fino ad oggi: «Riaperti sei ex ospedali, attività di tracciamento e servizi per i Vax point»

«Dopo tutti questi mesi di pandemia, abbiamo ritenuto giusto premiare e riconoscere l'operato svolto dalla Protezione civile del Veneto con questo punto stampa. Questa giornata è dedicata a tutti i nostri volontari». Martedì 29 giugno l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin inizia con queste parole l'incontro dedicato all'attività svolta dalla Protezione civile dall’inizio della pandemia ad oggi. Insieme all’assessore, presenti il referente regionale del Volontariato di Piacenza, Maurizio Cappello, e il coordinatore del 3° Raggruppamento Ana (Associazione Nazionale Alpini), Stefano Ravenna, in rappresentanza delle organizzazioni nazionali.

LA PRESENTAZIONE

L'incontro si è aperto con un video introduttivo accompagnato dalla colonna sonora di Hans Zimmer per il film "Il Gladiatore". Un racconto per immagini di 15 mesi di attività: dall'inizio dell'emergenza fino alle ultime settimane di impiego nei centri vaccinali del Veneto. «Fin dal 21 febbraio del 2020 i volontari e le strutture della nostra regione si sono attivati contro il Covid - ha spiegato Bottacin - Da allora fino ad oggi non si sono più fermati, portando a termine attività logistiche complicatissime, come la riapertura di sei ex ospedali, che non si sono limitate alla semplice consegna delle mascherine durante il primo lockdown. I volontari della Protezione Civile in Veneto sono oltre 25mila, divisi in 510 associazioni. Di questi 12.044 volontari sono stati impegnati nell'emergenza Covid per un totale di 281.782 "giornate uomo" a titolo gratuito. Tra le attività svolte il "tracciamento" telefonico e il sevizio di call center con picchi di oltre 300 telefonate al giorno. Oggi l'attività sta continuando con i presidi ai Vax Point: in molti casi sono stati proprio i volontari ad allestirli. Oggi la Protezione civile si è presa l'incarico di trasportare i viaggiatori in arrivo da India e Bangladesh nei Covid hotel del territorio per il periodo di quarantena obbligatoria». 

1260-2021 RAVENNA, BOTTACIN, SOPPELSA, CAPPELLO-2

Non c'è stato però solo il Covid: «Dal 2020 ad oggi - continua Bottacin - abbiamo avuto 15 stati di crisi in Veneto, incendi boschivi di competenza delle regioni dal 2000. Ad agosto 2020 incendi ed alluvioni nel Bellunese. A dicembre 2020 un'altra emergenza legata al maltempo (i dati ci dicono che in quel mese ha piovuto più del 1966). Mi sembra sia passata un po' sotto traccia ma è stata contenuta solo grazie agli interventi di difesa del suolo portati a termine dalla Regione. Il Veneto è primo in Italia per numero di volontari su numero di abitanti, solo la Lombardia ci supera ma ha il doppio dei nostri abitanti. Per diventare volontari è necessario superare un corso base di 40 ore. Spegnere un incendio boschivo o restare appesi ad un elicottero non è un'attività banale. Le donazioni durante la pandemia hanno raggiunto i 31 bilici di materiali consegnati dai nostri volontari».

Maurizio Cappello ha poi aggiunto: Dall'inizio della pandemia gli incontri con i volontari e le varie sedi della Protezione civile sono stati costanti. Il ricordo vivo che ho risale alla prima settimana di pandemia nel febbraio 2020. L'autostrada deserta per decine di chilometri è un'immagine davvero difficile da dimenticare. La Protezione civile è stata il collegamento tra lo Stato e i cittadini. Ricorderò le richieste della popolazione sulle prime passeggiate nelle vicinanze di casa, la riapertura dei mercati, i volontari Over 60 che volevano uscire di casa a tutti i costi pur di dare il loro contributo alla Protezione civile». A Stefano Ravenna il compito di chiudere l'incontro: Dalla tempesta Vaia in avanti il rapporto degli Alpini con la Regione si è sempre più rafforzato. Come Ana ci siamo subito messi a disposizione: all'inizio il nostro compito principale è stata la logistica. Spostamento di materiali e lavoro per le Ulss in difficoltà. E' stato un impegno notevole, abbiamo dovuto ampliare i nostri magazzini coperti, mettendoci costantemente in gioco. Oggi siamo impegnati a dare supporto alle vaccinazioni di 1.700 volontari veneti. Verso la fine di un'emergenza ci sono sempre diversi volontari che chiedono di iscriversi. Solo negli ultimi due mesi abbiamo ricevuto 600 nuove richieste da parte di aspiranti volontari. Bisognerà vedere se, anche nei periodi di scarsa attività, saranno disposti a rimanere in servizio. Stiamo comunque organizzando incontri e corsi nelle scuole per avvicinare i giovani al mondo del volontariato».

Il video della diretta

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