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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Veneto, presentato lo studio sulla positività nella popolazione

Il professor Vincenzo Baldo dell'Università di Padova ha presentato i risultati dello screening con tamponi rapidi condotto su 4.678 veneti. «Il 21,5% dei trevigiani contrario al vaccino»

Giovedì 4 febbraio il professor Vincenzo Baldo dell’Università di Padova è intervenuto nel corso del quotidiano punto stampa sul Covid dalla sede della Protezione civile di Marghera. Suo il compito di presentare lo studio promosso dalla Regione Veneto sulla prevalenza di positività nella popolazione veneta. «Il campionamento è stato effettuato, come concordato, in modo non probabilistico utilizzando alcune istituzioni che hanno garantito la possibilità della gestione controllata del flusso presso il centro prelievi, in modo da evitare assembramenti o inutili attese - ha spiegato il professor Baldo - Questa modalità di campionamento si è resa indispensabile anche in considerazione dell'utilizzo dei test di terza generazione. Sono stati allestiti punti campionamento presso la grande distribuzione ed abbiamo campionato la clientela». 

Tamponi effettuati

I soggetti sono stati reclutati volontariamente ed hanno tutti sottoscritto il consenso informato alla partecipazione e alla possibilità di utilizzo dei loro dati. In tutte le date il Veneto si trovava in zona arancione. I tamponi sono stati eseguiti in 12 sedi dall’8 al 27 gennaio

Test utilizzato

Per lo studio è stato utilizzato un test di immunofluorescenza microfluidica per la rilevazione diretta e qualitativa dell'antigene della proteina nucleocapside in campioni di tamponi nasali che fornisce risultati rapidi in point-of-care (test di terza generazione). Il test è dotato di strumento per la processazione del campione trasportabile. Sono stati utilizzati complessivamente 21 strumenti. 

Risultati

Sono stati arruolati 4.678 soggetti, di questi 4.619 (98,7%) residenti in Veneto (analisi effettuata su questi soggetti). L’età media del campione è stata pari a 47,2 ± 16,1 anni (range 1-104 anni). Tutti i risultati sono stati inseriti nel database regionale.

Complessivamente sono stati individuati 14 soggetti positivi (età media pari 43,6 ± 15,8 anni), con una prevalenza dello 0,30% (varia dal 0% della provincia di Venezia fino al all’1,65% della provincia di Belluno. In provincia di Treviso su 847 soggetti testati il tasso di incidenza è stato del 0,47% (seconda a livello regionale). I positivi, tutti paucisintomatici o asintomatici, sono stati comunicati all'Ulss di residenza e invitati all'isolamento domiciliare, ad avvisare il proprio medico curante ed eventualmente il proprio datore di lavoro. In assenza di link epidemiologico è stata richiesta l’effettuazione del tampone molecolare. La suddivisione per categoria campionata evidenzia una maggior prevalenza nel gruppo appartenente ai clienti della grande distribuzione e ai soggetti non appartenenti ai gruppi che hanno collaborato al campionamento con una prevalenza dello 0,58%. Complessivamente 2.355 soggetti non si erano mai sottoposti ad un test diagnostico per individuare il Covid (50,9% del campione in studio), il 43,6% si è sottoposto ad un test più di due settimane prima dell'arruolamento mentre il rimanente 5,5% nel corso delle due settimane precedenti. Il 28% dei soggetti si è vaccinato contro l’influenza mentre l’84% si vaccinerebbe contro il Covid. Dei soggetti contrari al vaccino, i positivi erano lo 0,61% contro lo 0,28% di chi si sarebbe vaccinato. In provincia di Treviso il 13,78% della popolazione è contrario al vaccino mentre il 7,8% dei partecipanti allo studio si è dichiarato indeciso se farlo o meno».

Assembramenti, trasporti e scuole

Il professor Baldo ha poi risposto alle numerose domande dei giornalisti presenti al consueto punto stampa del Governatore Luca Zaia: «Gli assembramenti? I giovani hanno meno possibilità di avere contagi, ma se in un gruppo c'è un positivo nel giro di due settimane lo scopriamo dalle eventuali nuove positività. Ritorno dei trasporti alla normale capienza? Per me è fattibile. La scuola? Bisogna farla ripartire, ma bisogna capire come farlo in totale sicurezza».

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