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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tre anni di Covid, Lanzarin: «Dall'incredulità alla lotta, imparate molte lezioni»

Da Padova le parole dell'assessore regionale alla sanità: «L'attenzione è ancora alta, ma credo che possiamo guardare al futuro con più serenità»

«Ricordo ancora cosa abbiamo provato quando è stato comprovato il primo caso di positività al Covid: innanzitutto incredulità, perché pensavamo di essere molto lontani da quello che succedeva in Cina. Da lì gli eventi si sono presto evoluti, con grande rapidità: avevamo poche armi e poco tempo, ma siamo riusciti comunque a indirizzarci combattendo il nemico»: Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità, ripercorre mentalmente le ore frenetiche tra il 20 e il 21 febbraio 2020, quando l'incubo-Covid apparve per la prima volta nel Padovano, colpendo Vo'.

Manuela Lanzarin

L'assessore compara quello che sembra un lontano passato al presente, ma anche all'immediato futuro: «Ricordiamo tre anni dall'inizio dell'emergenza pandemica, e lo facciamo in uno scenario epidemiologico che fortunatamente è completamente diverso: l'attenzione è ancora alta, ma credo che possiamo guardare al futuro con più serenità accompagnata da una doverosa responsabilità. Il sistema sanitario veneto è stato a dir poco sollecitato, ma ha tenuto e se ce l'ha fatta è merito di tutto il personale medico-sanitario, a cui va il nostro più sentito ringraziamento. Cosa ci ha insegnato il Covid? Ad avere una maggior flessibilità organizzativa, che dovremo continuare ad applicare anche in futuro così da essere sempre più vicini alle esigenze dei pazienti e del contesto. Ci ha dato anche un'altra lezione: abbiamo imparato che investire nella sanità vuol dire investire nel progresso, nello sviluppo e nel futuro».

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