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Covid, Zaia: «Stiamo entrando nella fase più critica, evitate assembramenti»

Veneto a un passo dalla Fase 4. Venerdì 6 novembre il nuovo punto stampa del Governatore Zaia e della dottoressa Russo: «Rischiamo di avere 2mila ricoverati in ospedale»

«Il Veneto sta entrando nella Fase 4, la tensione è sempre più alta sugli ospedali. Per metà novembre è verosimile che arriveremo intorno alle 250 persone ricoverate in terapia intensiva. Stiamo entrando nella fase più critica. Treviso è già in Fase 4 per il numero di ricoveri in area ospedale mentre le terapie intensive restano sotto controllo in Fase 1 e Fase 2».

Inizia con queste parole il punto stampa di Luca Zaia, venerdì 6 novembre, dalla sede della Protezione Civile di Marghera. Insieme a al presidente è intervenuta anche la dottoressa Francesca Russo per spiegare nel dettaglio i dati dell'emergenza. Le fasi citate dal Governatore Zaia non hanno nessun collegamento con i colori per le regioni individuati nel Dpcm del Governo. Questo vuol dire che anche se il Veneto entrerà nella Fase 4 di emergenza non ci sarà un passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Fase 4 per il Veneto vuol dire comunque avere una pressione quasi massima sugli ospedali. «Mi hanno segnalato un sacco di persone ancora senza mascherina - spiega Zaia - Non so più come dirlo: bisogna rispettare le regole. Usiamo sempre la mascherina. In questa seconda ondata di Covid le positività vengono trovate più tra i giovani mentre i ricoverati negli ospedali continuano a essere Over 70. Oggi il problema sono i letti in area non critica piuttosto che le terapie intensive, il contrario di quello che è successo a marzo. Al momento in Veneto non abbiamo bisogno di fare mini lockdown o zone rosse localizzate. Ricordate però che da stasera scatta il coprifuoco alle ore 22. Cercate di rimanere in casa e se dovete spostarvi per urgenze inderogabili usate l'autocertificazione. Faccio un appello anche per il fine settimana alle porte: i mercati all'aperto sono confermati, salvo ordinanze specifiche dei sindaci. Visto che il meteo sarà bello evitate lo struscio nelle vie principali dei centri città. Scegliete piuttosto luoghi di aperta campagna dove il distanziamento può essere garantito».

La dottoressa Francesca Russo ha poi spiegato in base a quali parametri viene assegnato dal Governo un colore piuttosto che un altro alle varie regioni. Sì va dal verde al rosso. Ogni scenario è caratterizzato da più elementi, tra questi: l'Rt, l'indice dei tamponi fatti in rapporto al numero di abitanti, la percentuale tra positivi e sintomatici e una serie di altri parametri. Nessuna regione in Italia si trova oggi nello scenario verde perché il colore verde può essere assegnato solo se una Regione si trova nella stessa situazione di luglio e agosto. Il Dpcm partiva direttamente dal colore giallo delle aree. «In Veneto la pandemia ad oggi è sostenuta ma ancora controllabile. Il passaggio a un eventuale zona arancione per il Veneto potrebbe avvenire nei prossimi dieci giorni se le misure che abbiamo adottato non saranno state efficaci» ha concluso la dottoressa Russo. Sulla questione delle accuse per i dati non inviati dalla Regione al Governo, la dottoressa ha spiegato che i dati sono stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità ieri mattina, giovedì 5 novembre, a causa di un problema informatico. Oggi sui tamponi troviamo la metà dei positivi che trovavamo a marzo. 43.937 le persone positive ad oggi in Veneto. 17.972 le persone in isolamento. 1301 i ricoverati (+27), quattro nuove persone sono entrate in terapia intensiva (174 in totale). 27 i decessi nelle ultime 24 ore.

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