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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid, Zaia: «Il virus c'è ancora ma le restrizioni vanno tolte»

Martedì 29 marzo il nuovo punto sulla pandemia in Veneto: «In aumento i contagi nelle Rsa, possibile quarta dose per proteggere i fragili». Emergenza Ucraina: in Veneto 400 arrivi al giorno

«La stampa estera in questi giorni parla di un virus Covid di nuovo in aumento. C'è il "caso Shangai" che ha fatto partire l'alert con 2.600 positivi su 26milioni di cittadini. Le soluzioni adottate: lockdown nelle zone più colpite e tamponi a tutti i cittadini. Il Veneto oggi ha 76mila positivi su 5 milioni di abitanti. Non bisogna abbassare la guardia ma è ora di passare alla fase endemica di convivenza con il virus. Dobbiamo usare tutti il buonsenso». Martedì 29 marzo Luca Zaia inizia con queste parole il nuovo punto stampa da Palazzo Balbi dedicato alla pandemia e all'emergenza profughi dall'Ucraina.

«Le restrizioni anti Covid vanno tolte - continua il Governatore -. Non so se servirà o meno la quarta dose di vaccino ma penso che le persone fragili, come gli anziani e i malati oncologici, vadano tutelate. I contagi nelle case di riposo sono di nuovo in aumento. Su 30mila ospiti in Veneto, mille sono positivi al virus. L'89,5% dei veneti però è vaccinato, 2.500 dosi al giorno quasi tutte "booster" - aggiunge Zaia -. Non abbiamo intenzione di smantellare nulla anche dopo la fine delle restrizioni, spero solo che l'esperienza Covid sia servita per semplificare in futuro la gestione della sanità a livello nazionale» conclude il presidente della Regione. Il 31 marzo la fine delle restrizioni. Le indicazioni sanitarie dicono che dal 1 aprile resta l'isolamento di 7 giorni per i positivi ma sparisce la quarantena per tutti i contatti. Il Veneto sta valutando un provvedimento per mantenere la quarantena nelle strutture sanitarie e nelle case di riposo.

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore sono 9.649 i nuovi positivi trovati a livello regionale su 98.858 tamponi fatti per un'incidenza del 9,76%. Le persone attualmente positive in Veneto sono 76.482. 849 i ricoverati negli ospedali (+46 rispetto a ieri) di cui 793 in area medica e 56 nelle terapie intensive. I nuovi ricoveri sono pazienti che si sono contagiati una decina di giorni fa. 395 i pazienti non Covid in Rianimazione. 16 nuovi decessi nelle ultime 24 ore a livello regionale. L'indice Rt regionale è oggi a 1.12, 2,7% il tasso di occupazione delle terapie intensive, 8,8% il tasso di occupazione dell'area medica. 930,8 casi su 100mila abitanti l'incidenza regionale.

Emergenza Ucraina

Sempre nel corso del punto stampa, Zaia ha fornito anche alcuni numeri di sintesi rispetto all’attuale quadro dell’accoglienza dei profughi provenienti dell’Ucraina. Ad oggi il numero degli arrivi registrato in Veneto dalle Prefetture si attesta intorno alle 10mila persone. I profughi ospitati negli hub di prima accoglienza della Regione del Veneto sono complessivamente 389 (79 ad Asiago, 92 a Isola della Scala, 78 a Monselice, 70 a Noale e 70 a Valdobbiadene). Nell’ultima settimana si registra una media di circa 400 arrivi al giorno. I tamponi effettuati complessivamente sono stati 17.583 (+433) con un tasso di positività al 2,8%. Al tampone si sono sottoposti per il 70,7% femmine e per il 29,3% maschi. Gli Under 14 rappresentano il 35,8% del totale, mentre tra i 15 e 49 anni 51,5%. Le vaccinazioni effettuate sono complessivamente 2.699 (67,5% vaccino anti Covid) a 2.211 profughi. Il 20,1% delle vaccinazioni è stato effettuato su minori di 14 anni, il 79,9 su maggiori di 14 anni. Per quanto riguarda la disponibilità a offrire ospitalità a chi fugge dal conflitto in Ucraina, le persone che hanno compilato il form della Regione sono 5.118 per un’offerta complessiva di 11.780 posti letto. L’importo complessivo delle donazioni versato sul conto corrente regionale dedicato ha raggiunto quota euro 666.891,78 da 2.958 donatori. Zaia è intervenuto con queste parole: «Oggi guardiamo tutti alle trattative in corso a Istanbul con grande speranza. Sembra che ci siano tutti i presupposti per la pace, non c'è più tempo per le prove muscolari, serve lavorare per la pace».

Il video della diretta

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