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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Caerano di San Marco

"Cucaracha", la poltrona made in Treviso è in corsa per il "Compasso d'Oro"

Nome spagnoleggiante, per via delle sue forme morbide e arrotondate, per un prodotto che però è tutto “made in Veneto” e che punta all'Oscar dei designer

Se il Compasso D’oro è l’Oscar dei designer, l’ADI Design Index sono le candidature dell’Accademy. Cucaracha, poltrona prodotta da Gaber azienda di Caerano San Marco, è in corsa per vincere il riconoscimento più ambito nel campo del design. L’Associazione per il Disegno Industriale ha infatti inserito lquesto prodotto nella lista delle candidature per la 27esima edizione del premio. Nome spagnoleggiante, per via delle sue forme morbide e arrotondate, per un prodotto che però è tutto “made in Veneto”. 

Il designer che ha seguito il progetto è infatti Francesco Favaretto, direttore creativo dell’omonimo studio con quartier generale a Padova ma che può vantare collaborazioni con le più importanti realtà di Usa, Cina ed Eruopa. Cucaracha è stata inserita nella categoria “Design per il lavoro”. E’ una poltrona destinata alla terza età e all’health care, ma adatta anche al mondo dell'hospitality e del contract, pensata per integrarsi nella vita di tutti i giorni e soprattutto per non avere l’aspetto di una poltrona medicale: morbida e rotonda, fa dell’ergonomia e del comfort il suo tratto principale.

“Con Gaber l’abbiamo creata pensando alle esigenze delle persone più aziane o con problemi di deambulazione senza però tralasciare l’aspetto estetico della poltrona” racconta Favaretto.  Caratteristica fondamentale di questa seduta sono i due maniglioni in poliuretano stampato a pelle integrale che fanno da terminali dei braccioli e aiutano l’utente ad alzarsi dandogli con continuità un appoggio prensile. “E’ una riconoscimento importante che ci riempi di orgoglio – dice Favaretto – collaboriamo con alcune delle più importanti società cinesi, americane ed europee. Qui in Italia abbiamo il cuore pulsante dello studio, è da Padova che partono le idee creative che ci hanno permesso in questi anni di affermarci in tutto il mondo”. Per Favaretto “il comparto, che ha subito la pandemia, sta ricominciando a correre e la prossima edizione de “Il Salone del Mobile” sarà il vero punto di svolta per una ripartenza concreta”.

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