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Alla De’ Longhi i lavoratori votano il contratto aziendale

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil trevigiane soddisfatte per il risultato raggiunto dopo una complessa trattativa con la più grande realtà metalmeccanica della Marca


TREVISO Passa ad ampia maggioranza l’ipotesi di accordo sul contratto integrativo aziendale alla De’ Longhi. Chiusa una trattativa complessa e articolata, che ha visto mettere in campo alcune ore di sciopero e il blocco degli straordinari. Dopo le assemblee dei lavoratori, nel corso della giornata di ieri, 15 maggio, il 66,7% dei votanti si è espresso a favore del nuovo contratto collettivo aziendale.

Il contratto di secondo livello sarà applicato a tutti i circa 1.500 dipendenti della De’ Longhi, la più grande realtà metalmeccanica della Marca trevigiana, e avrà validità fino al 2020. Il nuovo contratto aziendale prevede un premio di risultato variabile che può arrivare sino ai 1.700 euro annui e un sistema di monitoraggio dell’andamento degli indicatori di fabbrica per condividere l’andamento delle performance aziendali, la definizione di un monte ore aziendale tra flessibilità e straordinari con l’obiettivo di tenere insieme le esigenze produttive e quelle dei lavoratori, un percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari e molti altri elementi economici e normativi.

Nell’esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto e per la fiducia dimostrata dai lavoratori, consapevoli della complessità della trattativa che ha portato al varo dell’accordo, le sigle sindacali FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL vigileranno ora sull’applicazione del nuovo contratto integrativo nelle sue diverse parti, normativa ed economica. “Abbiamo imboccato la strada giusta - affermano Enrico Botter (FIOM), Antonio Bianchin (FIM) e Stefano Bragagnolo, (UILM) - ma sono ancora tante le questioni da risolvere in De’ Longhi”.

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