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Decreto riaperture, Zaia: «Ci sono ancora molti punti da chiarire»

Mercoledì 21 aprile il nuovo punto stampa dedicato al Decreto Draghi sulle riaperture in vigore dal 26 aprile: «Sono contrario alla quarantena per i turisti che arrivano dall'estero»

«Bisogna capire che siamo entrati nella fase di convivenza con il virus. Sul nuovo Decreto del Governo dico che ci sono ancora molti punti da chiarire a partire dal coprifuoco, passando per le aperture di palestre o piscine e arrivando fino alle case di riposo. E' una vergogna che le visite non siano ancora state riaperte».

Mercoledì 21 aprile il Governatore Zaia inizia con queste parole il punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto: «Spero che in queste ore il premier Draghi ascolti le istanze delle regioni e aggiusti il tiro su alcuni aspetti. C'è ancora tempo per delle modifiche. E' difficile spiegare ai cittadini che dal 1º giugno si potrà mangiare nei ristoranti al chiuso ma solo fino alle 18 o che, dalla prossima settimana, le partite di calcio e le attività sportive all'aperto si potranno fare senza problemi mentre le palestre resteranno chiuse. Il coprifuoco spero venga posticipato almeno alle 23, se non addirittura eliminato. Le linee guida delle regioni erano state fatte insieme ai direttori della Prevenzione, esperti che hanno sottolineato più volte l'importanza di regole ferree. Nonostante questo il Governo su molti punti non ci ha ascoltato. Sui ristoranti avevamo detto di tenerli aperti anche in zona rossa con 2 metri di distanza tra i tavoli ma alla fine è stato deciso diversamente. Sulla scuola, invece, ci hanno dato ascolto: era impossibile riaprire per noi al 100%. In Veneto, con i trasporti che abbiamo a disposizione, sarà già tanto arrivare al 60%. Spetterà all'Ufficio scolastico regionale decidere quali classi e con quali percentuali potranno riprendere da lunedì.

Non siamo più nella situazione del 2020, oggi tantissime attività non hanno mai chiuso nonostante le restrizioni ancora in corso - ribadisce Zaia che ha continuato a parlare del nuov Decreto - I parchi tematici chiusi fino al 1º luglio mettono in crisi le realtà del nostro territorio e il tema della quarantena per turisti va chiarito il prima possibile se non eliminato. Rischiamo di non aver più vacanzieri disposti a venire in Veneto. Il 68% dei nostri turisti arriva da Paesi stranieri. Tamponi e screening fai da te saranno fondamentali per la ripartenza. Trovo incomprensibile che le piscine al chiuso, il mondo dell'intrattenimento notturno e degli spettacoli viaggianti non abbiano nessuna norma per la riapertura scritta nel nuovo Decreto. Nelle prossime ore vedremo se il Governo sarà disposto a ulteriori modifiche». In chiusura un commento sui vaccini: «Prima dell'estate contiamo di aver vaccinato tutti i 60enni. Entro domani mattina avremo 200mila dosi in magazzino. Johnson&Johnson, invece, non è ancora arrivato».

Il bollettino di Azienda Zero

Mercoledì 21 aprile il Veneto ha superato i 9 milioni di tamponi fatti. Nelle ultime 24 ore sono 1.094 i nuovi positivi trovati a livello regionale su 54.323 tamponi per un'incidenza del 2%. Sono 24.593 le persone attualmente positive in isolamento. 1685 i ricoverati negli ospedali (-43 rispetto a ieri) di cui 236 pazienti Covid in Rianimazione dove ci sono anche 270 pazienti non Covid. 20 i decessi nelle ultime 24 ore.

Il video della diretta

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