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Green Pass per ristoranti, cinema e teatri: le discoteche restano chiuse

Sono le indicazioni della cabina di regia del Governo di giovedì 22 luglio. Stato di emergenza prorogato fino al 31 dicembre 2021. Cambiano i parametri per il passaggio di fascia delle regioni

Stato d'emergenza prorogato fino al 31 dicembre 2021. La conferma è arrivata nel pomeriggio di giovedì 22 luglio ed è solo una delle tante decisioni annunciate dopo la cabina di regia a Palazzo Chigi.

Da giovedì 5 agosto il Green Pass sarà obbligatorio per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (solo con prima dose). Il "certificato verde" non servirà invece per consumare al bancone, anche se al chiuso. Cambiano i parametri per i passaggi di fascia delle regioni: terapie intensive occupate al 10% e posti letto in area non critica al 15% per il passaggio in zona gialla, 20% e 30% di occupazione per passare in zona arancione. Terapie intensive occupate al 30% e area non critica al 40% per il passaggio in zona rossa. A sorpresa le discoteche restano chiuse, la cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi avrebbe deciso di non aprirle nemmeno ai possessori di Green Pass nonostante le pressioni della Lega che voleva la riapertura con nuove regole. Il certificato vaccinale non sarà obbligatorio sui mezzi di trasporto.

Green pass obbligatorio per

  • Cinema e teatri dove però aumenta il numero di spettatori ammessi, sia al chiuso che all'aperto.
  • Musei
  • Concerti e spettacoli
  • Ristoranti al chiuso
  • Piscine, palestre e centri benessere
  • Centri termali
  • Stadi e competizioni sportive
  • Fiere, sagre e convegni
  • Centri sociali e ricreativi
  • Sale scommesse
  • Concorsi pubblici

Al termine del Consiglio dei Ministri le comunicazioni in diretta da palazzo Chigi del premier Mario Draghi insieme ai ministri Speranza e Cartabia. «Il Green Pass è una condizione per tenere aperte le attività economiche. Vogliamo evitare nuove chiusure per colpa dell'aumento di nuovi contagi» ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa.

Il commento di Confcommercio Veneto

In merito alle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei ministri sul cosiddetto Green pass, il presidente Patrizio Bertin rilascia la seguente dichiarazione: «Il governo ha valutato, ponderato e deciso. Accogliamo le indicazioni con senso del dovere e responsabilità. L'auspicio è che il certificato sia davvero uno strumento che aiuta, non solo la salute di tutti, ma anche le attività economiche ad aprire o a evitare di chiudere. Guai se si rivelasse un ostacolo burocratico sulla via della ripresa. Al bar e al ristorante, al tavolo e al chiuso, realisticamente rischia di essere un po' d'impiccio nella pratica, diventando un disincentivo. Peraltro, dovranno essere i commessi e i camerieri a controllare? Ci auguriamo, inoltre, che il Green pass incentivi la vaccinazione perché solo vaccinando il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, si può sconfiggere il Covid».

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