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Attualità Sant'Antonino / Via Podgora, 26

Autovelox, dieci nuove colonnine posizionate nei quartieri di Treviso

Martedì 3 agosto completata l'installazione delle colonnine "TruVeloBox" Il commento del comandante della polizia locale, Andrea Gallo: «Un servizio a favore di vivibilità e sicurezza nei quartieri»

Dieci colonnine per l'autovelox sono state installate nei quartieri di Treviso per contrastare l'alta velocità delle auto. Le operazioni di installazione dei TruVeloBox sono terminate martedì 3 agosto: al loro interno sarà posizionato il telelaser in grado di visualizzare i veicoli che percorrono la strada senza rispettare i limiti.

I TruVeloBox sono stati installati dopo uno studio effettuato in collaborazione con l’Ufficio mobilità, tenendo conto della struttura della strada, del tasso di incidentalità, delle segnalazioni dei residenti e dei controlli da parte delle pattuglie. Un’operazione di sicurezza preventiva finalizzata a prevenire l’eccesso di velocità: «Si tratta di un ulteriore servizio a favore della vivibilità e sicurezza dei quartieri», sottolinea il Comandante della Polizia Locale di Treviso, Andrea Gallo. «Ci giungono segnalazioni da parte dei residenti sulla presenza di auto che sfrecciano sulle strade urbane, frequentate da anziani e bambini in bicicletta o da pedoni che attraversano la strada». «Sia chiaro: l’obbiettivo non è fare cassa ma prevenire, tant’è vero che abbiamo scelto armadi blindati di colore arancione, ben visibili anche da lontano, in modo tale che i conducenti percepiscano subito la presenza di queste strutture e moderino la velocità». I luoghi individuati sono i seguenti: Via Brigata Marche (all’altezza del civico 57), Viale della Repubblica nei pressi di via Vicinale delle Corti, Strada San Pelajo davanti all’istituto “Manzi”, strada Castellana davanti al colorificio, strada Noalese di fronte al distributore “Beyfin”, strada Sant’Angelo (civico 119), via Sant’Antonino di fronte alla pasticceria, Via Podgora (civico 26), viale 4 Novembre di fronte al centro commerciale e Via Postumia (civico 39).

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«Il primo velobox installato è stato proprio quello in via Podgora - aggiunge Gallo - Già prima di un incidente mortale verificatosi su quel tratto di strada, era stato deciso di installare questo dispositivo e di effettuare il primo controllo». L’armadio blindato permetterà agli agenti della polizia locale, che dovranno essere presenti nelle immediate vicinanze del box, di puntare il telelaser in ogni direzione di marcia con possibilità di monitorare le velocità fino a 300 metri di distanza. «Ci attendiamo che queste strutture ben visibili possano rappresentare un valido strumento di dissuasione per evitare violazioni ai limiti di velocità - conclude il comandante - Il nostro obbiettivo è prevenire e far di tutto perché le strade siano usate nel rispetto dei limiti di velocità, a tutela soprattutto di quegli utenti definiti “deboli” dal codice della strada come ciclisti e pedoni». 

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