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Droghe sintetiche in aumento: «Il 17% degli adolescenti ubriaco nelle ultime due settimane»

Martedì 6 dicembre la firma del protocollo d'intesa tra Ulss 2, Conferenza dei sindaci, Ufficio scolastico provinciale e Prefettura, reso possibile grazie ad un finanziamento di 10mila euro da Ascopiave

Dall'inizio della pandemia l'abuso di alcol, droghe e gioco d'azzardo tra i giovani trevigiani è stato sempre in aumento costante al punto che, martedì 6 dicembre, è stato sottoscritto a Villa Carisi uno speciale protocollo d’intesa per la costituzione di un osservatorio sulle dipendenze che vedrà la collaborazione di: Ulss 2, Conferenza dei sindaci, Ufficio scolastico provinciale e Prefettura di Treviso. Fondamentale il contributo di 10mila euro da parte di Ascopiave che ha permesso di dare il via al protocollo che vedrà in prima linea il personale medico-sanitario dell'Ulss 2.

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In concomitanza con la firma del Protocollo d’intesa è stato presentato anche il progetto “GAP giovanile: quando il gioco diventa dipendenza. Strategie di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico”, realizzato dall’associazione Moica con il patrocinio della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 2. Il progetto ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno giovanile delle nuove dipendenze, puntando ad accrescere le competenze necessarie per stabilire relazioni educative incisive con i giovani, per contrastare la chiusura e l’isolamento predittivi dell’esordio di nuove dipendenze. 

Indagine nelle scuole

Il Dipartimento per le dipendenze dell'Ulss 2 ha condotto la sua ricerca tra aprile e maggio 2022 in 11 istituti superiori della provincia (inizialmente ne erano stati coinvolti 58 ma 47 scuole non hanno aderito). Hanno risposto al questionario 4859 studenti (M=1750, F=3109) di età compresa tra i 14 e 19 anni. I dati elaborati dal questionario hanno messo in evidenza la diffusione di alcuni comportamenti a rischio sui quali i firmatari del protocollo si metteranno al lavoro per provare ad arginare e soprattutto prevenire il fenomeno delle dipendenze tra i giovani.

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Alcol

La dipendenza più diffusa è senza dubbio l'abuso di alcolici: nella fascia di età 13-19 anni il 71,4% degli studenti e il 73,8% delle studentesse ha dichiarato di aver già consumato almeno una volta delle bevande alcoliche. Nella fascia di età 13-15 anni il 52% degli studenti dichiara di aver assunto bevande alcoliche mentre l'88% degli studenti di età uguale o maggiore a 18 anni dichiara di aver assunto bevande alcoliche. Il dato più preoccupante però riguarda la fascia d'età 14-19 anni con il 17,7% degli studenti e il 17,9% delle studentesse che hanno ammesso di essersi ubriacati almeno una volta nelle ultime due settimane. Il consumo di alcolici tra gli studenti intervistati è più frequente laddove in famiglia è presente un consumo regolare di bevande alcoliche, quando hanno una maggiore disponibilità di denaro (paghetta settimanale), vi è una condizione di instabilità familiare o frequentano un gruppo di amici che consuma alcolici.

Droghe

Meno diffuse dell'alcol, il 32% degli studenti trevigiani intervistati ha dichiarato di averne fatto uso almeno una volta (1577 alunni su 4859). I maschi si espongono al consumo di sostanze stupefacenti con una frequenza maggiore rispetto alle femmine: il 41% degli studenti (693 su 1685) ha dichiarato di aver consumato sostanze psicoattive illegali rispetto al 29% delle studentesse (884 su 3015). A preoccupare l'Ulss 2 è però il consumo di droghe sintetiche non ancora illegali per legge. Si tratta di pasticche e polveri non sanzionabili, vendute spesso come sali da bagno e utilizzate dai ragazzi che le fumano o sniffano per sballarsi. Studi recenti dimostrano però che l'assunzione di questo tipo di sostanze comporta danni gravissimi a livello cerebrale.

Il 7 % degli studenti (124 ragazzi su 1577) ha dichiarato di aver consumato sostanze stupefacenti più volte alla settimana rispetto al 4% delle studentesse (94 ragazze su 3015). Nei maschi l’assunzione di sostanze stupefacenti “più volte alla settimana” aumenta con l’aumentare dell’età: nella fascia di età 13-15 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 4,6% mentre nella fascia di età maggiore di 18 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 12,2 %

Gioco d’azzardo 

Nell’indagine si rileva una esposizione diffusa, precoce e frequente degli studenti al gioco d’azzardo: Il 59% degli studenti rispondenti al questionario ha dichiarato di aver giocato d’azzardo (2597 studenti su 4403 studenti). Rispetto al gioco d’azzardo si rilevano differenze significative di genere. Il 72% degli studenti (pari a 1161 studenti su 1622) e il 52% delle studentesse (pari a 1436 studentesse su 2781) rispondenti al questionario dichiarano di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita. Il 9% degli studenti (pari a 133 studenti su 1622) e il 3% delle studentesse (pari a 65 studentesse su 2781) dichiarano di giocare in modo frequente (più volte alla settimana o tutti i giorni). Nei maschi l’esposizione al gioco d’azzardo “più volte alla settimana” aumenta con l’aumentare dell’età: nella fascia di età 13-15 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 7% mentre nella fascia di età maggiore di 18 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 12%.

Internet e social network

Gli adolescenti e giovani utilizzano prevalentemente Instagram e Tik-Tok. Il 38 % degli studenti (661 su 1750 studenti ) e il 57% delle studentesse (1765 su 3109 studentesse) dichiarano di trascorrere un tempo uguale o maggiore a 3 ore al giorno utilizzando chat o social network.

Attività dei Serd

In provincia di Treviso sono quattro le sedi operative: Treviso, Oderzo, Castelfranco Veneto e Conegliano. Sette gli ambulatori dedicati con 7 équipe e diversi gruppi di lavoro. Nel 2021 hanno afferito alle Unità operative del Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 2, 3867 utenti, di cui 1922 per uso di sostanze stupefacenti, 1123 per disturbi da uso di alcol, 189 per gioco d’azzardo patologico, 56 per Tabagismo, 379 familiari per chiedere consulenza/sostegno, 127 detenuti, 132 inviati dalla Prefettura.

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Da segnalare tra gli utenti del SerD l’alta prevalenza dei lungoassistiti con comorbilità psichiatriche e/o organiche, le persone che hanno sviluppato dipendenze patologiche comportamentali (Gioco d’azzardo, uso eccessivo di internet, social, gaming, etc.), i policonsumatori, i famigliari che chiedono consulenza, i lavoratori con mansioni a rischio, altri che chiedono una certificazione che attesti l’assenza di un disturbo correlato a sostanze, stranieri con un progetto migratorio spesso segnato da esperienze traumatiche e cogenti delusioni, detenuti in carcere che chiedono tramite i loro avvocati misure alternative.

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