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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Santa Lucia di Piave

I nonni della Divina Provvidenza “adottano” i ragazzi dell’Enaip

Nei biscotti donati agli ospiti della Casa soggiorno un gesto di premura, un segno di speranza, un ponte tra generazioni

Venerdì scorso, a 48 ore dalla zona rossa, alcuni ospiti della Casa soggiorno Divina Provvidenza di Santa Lucia di Piave hanno incontrato alcuni studenti della classe 2^A Ristorazione dell’Enaip di Conegliano che hanno preparato per loro dei biscotti. I ragazzi hanno fatto un progetto di riflessione sul Covid ed hanno individuato negli anziani delle case di riposo delle persone che hanno particolarmente sofferto e vissuto la solitudine in questo tempo. Per addolcire le giornate degli anziani hanno pensato di fare questo dono da loro prodotto e così venerdì mattina, accompagnati dagli insegnanti Stefania Maiorano, Emiliano Zuccolotto, Maurizio Toso e da Nicola Bettin, responsabile di tutta l’area formazione, hanno consegnato le loro dolci creazioni. Lo scambio del dono è avvenuto anche in video chiamata con i compagni che sono rimasti in classe. I ragazzi hanno accompagnato i biscotti con una lettera.

«Cari ospiti della casa di riposo “Divina Provvidenza”, siamo una classe della scuola di formazione professionale Enaip di Conegliano. In questo momento difficile abbiamo deciso di fare qualcosa per voi, realizzando dei biscotti legati in parte alla tradizione del nostro Veneto, in parte a quella di altre regioni d'Italia. Lo abbiamo fatto per tanti motivi, primo tra tutti farvi sapere che non siete soli in questo periodo. Anche se non vi conosciamo personalmente, vogliamo dirvi che tutti voi siete molto importanti per noi: sappiamo che voi anziani siete le nostre radici. Ci auguriamo, con questo nostro piccolo gesto, di regalarvi un momento di spensieratezza e di “dolcezza”». E gli ospiti, dopo un anno di isolamento, lontani da famigliari, amici e volontari, hanno subito pensato di adottare i ragazzi come nipoti.

«Mi fa piacere che i nostri giovani vedano ancora nell’anziano un punto di riferimento tanto da sentirsi in dovere di lasciare loro un riconoscimento, perché sanno che in questo anno di emergenza sanitaria hanno vissuto qualcosa di drammatico – commenta il direttore della Divina Provvidenza, Marco Sossai - La dolcezza del gesto racchiusa nei biscotti può sicuramente dare un po’ di sollievo ai nostri nonni. Un gesto che è anche un messaggio di speranza. Nonostante il ritorno della zona rossa, il fatto che una scuola cerchi di mantenere vivi i legami con il territorio, e questa esperienza ce lo dimostra, è un segno che ci dà fiducia per il futuro e per l’uscita quanto prima da questa emergenza sanitaria. È ovvio che non dobbiamo abbassare la guardia, come non abbiamo mai fatto finora, però dobbiamo iniziare a vedere un po’ di luce. E credo che il fatto di aver visto questi ragazzi sia stata un’esperienza bella per i pochi ospiti che hanno potuto presenziare, tant’è che uno degli anziani mi ha detto “dopo un anno che non vediamo nessuno, possiamo anche adottarli questi ragazzi come nostri nipoti. È stato bello questo scambio intergenerazionale e li sentiamo un po’ come nostri nipoti”. Quest’anno, come Centro Servizi, abbiamo davvero vissuto la solitudine, ma questo è l’esempio che possiamo essere ancora come eravamo in passato, magari riorganizzandoci, dei ponti, dei centri di servizio appunto, non solo delle case di riposo che fanno assistenza, ma punto di riferimento per le comunità».

La Divina Provvidenza sta attivando con Enaip un percorso di collaborazione per quanto riguarda i corsi OSS, uno scambio proficuo, che guarda al futuro. “Ringrazio Enaip per aver avuto l’idea – conclude il Direttore - che sarà per noi anche stimolo per attivare delle altre collaborazioni in modo da stimolare anche i nostri ospiti, per dare vita e vitalità».

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