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Polmonite batterica, don Vendramin muore in Cambogia a 78 anni

Toni Vendramin, sacerdote missionario originario di Badoere, è stato il primo prete italiano ad entrare nel Paese dopo la caduta del dittatore Pol Pot. Una vita dedicata all'aiuto del prossimo nei territori del sud-est asiatico

Lunedì 12 luglio, alle ore 22.42 (ora locale), è morto a Phnom Penh in Cambogia, padre Antonio Vendramin (per tutti "Toni"). Lo scorso 4 giugno era stato ricoverato in ospedale per una polmonite batterica ma, nei giorni successivi, il peggioramento delle sue condizioni di salute ha richiesto un trasferimento al più attrezzato Royal Phnom Penh Hospital. Grazie a lui era iniziata la presenza dell’Istituto Pontificio in Cambogia e p. Toni è il primo confratello morto in questa terra. Aveva 78 anni.

Padre Toni era originario di Badoere, frazione di Morgano. Nato il 4 ottobre del 1942 da Ottavio (di professione barbiere) e Lea Spinazzè (operaia), lascia altri due fratelli e una sorella. Terminate le scuole elementari, aveva frequentato il seminario minore dell’Istituto a Treviso. Il 20 dicembre del 1968 la promessa definitiva di appartenenza al Pime, l'istituto pontificio delle missioni estere. Il 2 luglio del 1969 nella parrocchia di Badoere, era stato ordinato presbitero da Monsignor Antonio Mistrorigo, vescovo di Treviso. Nel 1973 ottiene la licenza in Sacra Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e l’anno successivo raggiunge la sua prima missione di destinazione, il Bangladesh dove rimarrà per 15 anni, impegnato in servizi pastorali e nel dialogo interreligioso. Verso la fine degli anni ’80, durante un periodo sabbatico a Roma, consegue la Licenza in Missiologia, presso la Pontificia Università Gregoriana ed è proprio mentre prepara la stesura della tesi, che offre la sua disponibilità alla proposta di essere cappellano della prima comunità delle Missionarie della Carità (suore di Madre Teresa) in Cambogia. Raggiunta la nuova destinazione nel dicembre 1990 si impegna nel campo della educazione e della scuola, annientata durante il regime dei Khmer rossi. Dal 2006 è in Italia dove esplora le possibilità e fattibilità di una presenza Pime a Treviso e si rende disponibile per l’animazione missionaria. Una breve parentesi prima del ritorno in Cambogia dove si trovava dal 2009. La data dei funerali verrà fissata nei prossimi giorni.

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