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Attualità San Pelaio / Strada di San Pelaio, 5

La famiglia Barbazza raccoglie quasi 10mila euro di donazioni per Advar

Sono il frutto dell'iniziativa "Una pianta per Advar". Grazie alle piante comprate nei mesi scorsi dai trevigiani, una parte del ricavato è stata destinata all'associazione

Con l’invito “Prenditi cura di una pianta, prenditi cura di Advar” e con l’hashtag #unapiantaperAdvar, da marzo a dicembre 2019 i clienti dei Barbazza Garden Center di Treviso sono stati invitati a prendersi cura di Advar semplicemente scegliendo la “pianta del mese”. 

Sia nel Garden Center di via san Pelaio 5 sia in quello di via Terraglio 81/a è stata, infatti, proposta ogni mese una diversa pianta grazie alla quale, al momento dell’acquisto, il 10% del consueto prezzo di listino è stato accantonato a favore di Avar. In marzo le azalee, in aprile le ortensie, in maggio le orchidee e coì via, fino a dicembre, scegliendo sempre come #unapiantaperAdvar del mese la specie che le statistiche di vendita dei due Garden Center segnalano come la più acquistata proprio in quel mese. Così, case, balconi e giardini dei trevigiani si sono riempiti di piante che, oltre a donare la loro bellezza, hanno anche donato tanti piccoli importi che, sommati, sono diventati i 9.911,50 euro consegnati ufficialmente martedì 11 febbraio, ad Anna Mancini, presidente Advar. «La nostra famiglia è da molti anni vicina ad Advar a titolo personale - spiega Daniele Barbazza - ma abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di più, che donare con la consueta discrezione non bastava. Che potevamo coinvolgere le persone per mantenere viva l’attenzione sul concetto di “prendersi cura” che Advar incarna tutti i giorni da oltre trent’anni. È una raccomandazione che facciamo anche noi ai nostri clienti perché non dimentichino che le piante hanno bisogni costanti: avviamo così voluto sottolineare la similitudine tra la costanza delle cure che una pianta richiede e la continuità di sostegno di cui Advar ha necessità per continuare a rispondere alle richieste di chi richiede l’aiuto dell’associazione. Così abbiamo pensato ad un messaggio chiaro: aiutaci a prenderci cura di Advar prendendoti cura di una pianta. E l’interesse dimostrato dai nostri clienti, che spesso, nell’imbarazzo della scelta di una pianta da regalare o da acquistare, hanno scelto la specie accompagnata dal messaggio #unapiantaperAdvar, ci ha fatto capire che abbiamo centrato l’obiettivo. Per questo abbiamo deciso che ripeteremo la campagna #unapiantaperAdvar a partire dal prossimo mese di marzo. Sempre senza nessun sovrapprezzo per i nostri clienti, ma solo per sensibilizzarli sulla necessità di continuare a sostenere Advar».

«Ringrazio la famiglia Barbazza non solo per la generosa donazione – afferma Anna Mancini – ma anche perché questa è il frutto di un’autentica campagna di comunicazione significativa ed efficace. Prendersi cura di Advar significa aiutarci a preservare la qualità di tutte le forme di assistenza che l’Associazione riesce a mettere in campo: dall’assistenza all’interno dell’Hospice a quella domiciliare, dalla manutenzione delle infrastrutture a tutti gli sforzi profusi per le raccolte fondi, sia in ambito istituzionale che fra i privati. Per noi è un impegno costante che richiede energia e risorse, ma anche buone idee come quella avuta dalla famiglia Barbazza, che ha voluto accompagnare le sue piante con il messaggio “Prenditi cura di una pianta. Prenditi cura di Advar”, ribadendo l’importanza per entrambi della costanza del sostegno. Della rilevanza del “prendersi cura”. Il fatto, poi, che la famiglia Barbazza abbia anche deciso di rinnovare questa iniziativa per i prossimi dieci mesi del 2020 ci riempie ancor più di gioia: questo importante messaggio continuerà ad accompagnare tante bellissime piante che sono un autentico inno alla vita, proprio come ADVAR vuole essere, anche nei momenti più drammatici».

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